Troppe tasse: gli italiani ne pagano oltre 100 e invece ne basterebbero 10. Ecco come si potrebbero eliminare 9 tasse su 10 per una pressione fiscale più equa. A mettere in luce questo quadro è la Cgia: dai dati emerge che l’Italia ha una pressione fiscale tra le più alte d’Europa.

Ma è proprio necessario? La Cgia ha evidenziato come Irpef e Iva da sole costituiscono oltre la metà (55,4%) del gettito totale tanto che lo scorso anno hanno portato nelle casse del Fisco rispettivamente 169,8mld (33,8%) e 108,8mld (21,6%).

Per le aziende invece l’imposta che pesa di più è l’Ires: nel 2017 ha fruttato all’Erario 34,1 mld. Si legge nella nota Cgia .”Tenendo conto che dall’applicazione di circa 90 contributi tasse e tributi l’erario incassa solo il 15% del gettito totale annuo con una riforma fiscale basterebbero poco più di 10 imposte per consentire ai contribuenti di beneficiare di una riscossione più contenuta e con maggiori vantaggi anche per le casse dello Stato che, forse, da questa sforbiciata vedrebbero ridursi l’evasione”.

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Ridurre le tasse da un lato servirebbe a far sentire i contribuenti, privati e aziende, meno oppressi da quello che oggi è stato descritto come un “fisco bulimico” che mangia i guadagni di chi lavora; dall’altro avrebbe come conseguenza anche la riduzione delle scadenze fiscali. Del resto già da qualche tempo si chiede al governo la semplificazione fiscale per ridurre al minimo gli appuntamenti con il Fisco. Questa potrebbe avere come effetto indiretto anche la riduzione dei casi di evasione fiscale: un calendario più snello fa in modo che il contribuente sia più propenso a pagare regolarmente le tasse.