Buste paga più pesanti per i 125 mila dipendenti di Poste Italiane. E’ stato, infatti siglato con le organizzazioni sindacali il nuovo CCNL per il personale non dirigente del gruppo Poste Italiane. Sarà valido fino al 31 dicembre 2023.

L’accordo, in sostanza, prevede un aumento complessivo medio mensile di 110 euro a testa. Oltre al pagamento di una tantum per il recupero del biennio 2020-2021. Confermato anche il piano di assistenza sanitaria integrativa per tutti i lavoratori. Regolamentate anche le mansioni e le modalità di lavoro in smart working.

CCNL Poste italiane, busta paga più pesante

L’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro dovrà essere approvata dai dipendenti di Poste Italiane. Sostanzialmente, l’accordo raggiunto fra azienda e sindacati prevede un aumento medio di 110 euro lordi che saranno riconosciuti nell’arco di tre anni.

In particolare – si apprende da una nota – è previsto un incremento a regime dei minimi tabellari pari a complessivi 90 euro lordi medi, da erogarsi in due tranches con decorrenza luglio 2022 e luglio 2023.

Il nuovo CCNL di Poste Italiane prevede anche un incrementato del valore del Ticket restaurant per la consumazione del pasto per 20 euro mensili complessivi. Più precisamente, 10 euro mensili sono riconosciuti a decorrere da luglio 2022 e ulteriori 10 euro mensili da luglio 2023.

Importo una tantum in busta paga

Per quanto riguarda il 2020, anno di rinnovo del contratto di lavoro, ai dipendenti di Poste Italiane è riconosciuto un importo una tantum a titolo di competenze arretrate. Con la busta paga di luglio 2021 sarà erogato un importo a titolo di competenze contrattuali arretrate pari a 900 euro lordi medi, in funzione dei mesi di servizio prestati nel relativo periodo.

In relazione alle decorrenze previste per il riconoscimento degli aumenti dei minimi tabellari – spiega una nota – a decorrere dal mese di luglio 2021 sarà erogato un ulteriore importo una tantum pari a 800 euro lordi medi a titolo di anticipazione sui futuri miglioramenti economici.

Detti riconoscimenti economici, riferiti al personale inquadrato nel livello C, saranno oggetto di riparametrazione per i restanti dipendenti, in funzione del relativo livello di appartenenza.

Soddisfatti i sindacati

La firma dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro del Gruppo Poste Italiane, da parte dei sindacati di categoria, è una notizia molto positiva per le lavoratrici e i lavoratori del settore“.

Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commentando l’accordo raggiunto.

Il riconoscimento di un aumento economico complessivo mensile medio di 110 euro, con un importo una tantum di 1.700 euro a copertura del periodo di vacanza contrattuale, è una risposta importante alle giuste attese delle lavoratrici e dei lavoratori che, anche nelle fasi più drammatiche della pandemia, hanno contribuito con il proprio lavoro alla coesione del Paese“.