Gentile signora Delpidio, ho 58 anni, insegno ed inclusi anni insegnamento, riscatto università e servizio militare al momento ho 31 anni di contributi (sono passato in ruolo nel ’93 con due anni preruolo). Al 2024, ossia a 64 anni, dovrei avere 37 anni di contributi. Se si definisce la quota 100 dovrei poter andare in pensione? Grazie.
La sua domanda non è di facile risposta non essendo ancora definita la quota 100. Non sappiamo se la misura sarà sperimentale, strutturale, valida per un paio di anni come lo è stata l’Ape sociale o valida per sempre, non sappiamo ancora se i paletti di cui si parla per l’età anagrafica e quella contributiva saranno confermati, quindi la mia risposta, al momento, può essere solo in via ipotetica e su quello che il governo sta discutendo e rendendo di dominio pubblico.
Se come il governo dice attuerà una quota 100 che permetterà il pensionamento con 64 anni e almeno 36 anni di contributi a partire dal 2019, se la misura sarà resa strutturale e non sarà soltanto sperimentale e, quindi, sarà ancora in vigore nel 2024, senza nessun dubbio lei vi potrà accedere. Ma come si potrà rendere conto lei stesso sono troppi e se i ma da considerare e troppi gli anni di attesa per non prendere in considerazione l’ipotesi che il governo possa, nel frattempo, possa attuare qualche altra forma di pensionamento anticipato.

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