Salve Alessandra,
ho letto il suo articolo sull’argomento in oggetto e vorrei sapere se quanto scritto è ancora valido per il 2020 ed eventualmente quale documentazione è bisogna produrre per usufruire degli incentivi del 50%di detrazione irpef per le spese dei mobili, a parte le ricevute dei bonifici e le fatture, avendo effettuato come opera di ristrutturazione edilizia l’istallazione di una porta blindata.
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.
Cordiali saluti.
La proroga della detrazione del 50% sul recupero edilizio fino al 31 dicembre 2020 può riguardare anche piccoli interventi che prevedono spese contenute. Ricordiamo inoltre che, a questi interventi, può essere legata la domanda di bonus mobili (anch’esso oggetto di proroga 2020). A condizione che:
- i lavori agevolati dalla detrazione del 50% siano riconosciuti come manutenzione straordinaria. Solamente sulle parti condominiali, infatti, è ammessa anche la manutenzione ordinaria (ad esempio la tinteggiatura dei muri);
- le opere di ristrutturazione agevolate siano avviate dal 2019;
- i lavori siano iniziati prima dell’acquisto degli arredi (mentre non è richiesto il pagamento delle stesse prima dell’acquisto dei mobili oggetto di bonus).
Quali sono i mini interventi che sono considerati alla stregua di manutenzione straordinaria? L’elenco che segue ci aiuta a comprendere:
- realizzazione dei servizi igienici (ad esempio un secondo bagno) o l’integrale rifacimento di un bagno esistente con sostituzione delle tubature;
- sostituzione di infissi esterni che preveda modifica di materiale o tipologia (purché non agevolata dall’ecobonus, cui non si può abbinare il bonus mobili);
- il rifacimento dell’impianto elettrico;
- la sostituzione della caldaia (anche in questo caso non agevolata dall’ecobonus ma rientrante nella detrazione edilizia standard in esame);
- l’installazione di un pannello solare fotovoltaico per fornire energia elettrica all’abitazione;
- la sostituzione dello scaldabagno (indipendentemente dal fatto che sia esso elettrico o a metano), in ottica di risparmio energetico.
In generale invece non danno accesso al bonus del 50% gli interventi mirati a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi: a meno che non siano al tempo stesso inquadrabili anche tra i lavori di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
Il cambio della serratura, quindi, di per sé non è sufficiente per accedere al bonus. Mentre invece ne danno diritto:
- l’installazione di un portoncino blindato al posto della vecchia porta esterna;
- l’installazione di un impianto di allarme all’interno della singola abitazione che ha richiesto intervento sull’impianto elettrico;
- l’installazione o la sostituzione del videocitofono in abitazione unifamiliare (non condominiale);
- l’installazione o sostituzione delle inferriate sempre all’interno delle abitazioni singole.