Come funziona il pignoramento della pensione e quanto si può togliere al beneficiario? I creditori non possono agire liberamente, ma devono attenersi a strette regole stabile dalla legge che tutelano i soggetti più deboli.

Il pignoramento della pensione rientra nei casi più comuni di pignoramento presso terzi. Non riguarda quindi società o persone giuridiche, ma singole persone titolari di uno o più assegni pensionistici.

I limiti di pignoramento della pensione

Cosa è bene sapere dunque? La pensione, al pari dello stipendio è uno dei titoli di credito più facilmente aggredibili.

In caso di pignoramento della pensione, però, al contrario che per lo stipendio, sono previsti dei limiti più stringenti.

Per legge il limite pignorabile dello stipendio e della pensione è un quinto dell’assegno mensile. Il che significa che il massimo pignorabile da un creditore su uno stipendio di 1.000 euro è 200 euro.

Per la pensione vale lo stesso metro di misura, ma bisogna tenere conto di un limite oltre il quale non è possibile aggredire l’assegno pensionistico. Tale limite è fissato nella misura di 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale che viene aggiornato di anno in anno.

È il così detto “minimo vitale” al di sotto del quale non è possibile privare il debitore dei mezzi minimi di sostentamento. A oggi (2021) l’importo dell’assegno sociale è pari a 460,28 euro per cui il limite di pensione non aggredibile è 690,42 euro.

Il conto corrente

Ciò premesso, per un pensionato che percepisce una pensione di 1.000 euro netti al mese, il limite pignorabile è pari a un quinto della differenza col minimo vitale. Cioè un quinto di 309,58 euro al mese (61,91 euro).

Chi percepisce una pensione pari o inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo è quindi posto automaticamente al riparo  dai creditori. Limite che sale, però, a 3 volte l’assegno sociale se il creditore agisce direttamente sulle disponibilità in conto corrente. E quindi anche sull’accredito della pensione in banca.

In questo caso il debitore è più tutelato e tranquillamente al riparo fino alla giacenza di 1.380,84 euro. Soglia al di sopra della quale diventa tutto pignorabile, senza alcun limite.

La pensione può essere pignorata anche da diversi creditori, sempre nella misura di un quinto e sempre nel rispetto del limite vitale non pignorabile. Sono escluse dal pignoramento le pensioni sociali, la pensione di invalidità e l’assegno di accompagnamento.