Abbiamo parlato più volte di pignoramento dello stipendio, ovvero del quinto dello stipendio. Ogni cittadino che ha debiti rischia che una parte dello stipendio gli venga sottratta per il pagamento delle situazioni sospese. Facciamo una breve panoramica quando questo è possibile e quali sono le differenze con i parlamentari.

Pignorabilità dello stipendio

Il pignoramento dello stipendio deve rispettare dei limiti che sono diversi a seconda che avvenga   presso il datore di lavoro o presso l’istituto bancario di riferimento.

Il pignoramento dello stipendio si diversifica dal pignoramento della pensione, che ha un limite, possono essere pignorati anche stipendi esigui.

Limiti

Vi è una percentuale dello stipendio che non è pignorabile, per sapere qual è bisogna distinguere due tipologie di casi:

  • se il pignoramento viene notificato al datore di lavoro;
  • se il pignoramento avviene presso l’istituto bancario presso il quale viene depositato lo stipendio del debitore.

Nel primo caso, se viene notificato al datore di lavoro, la retribuzione può essere oggetto di pignoramento da parte del creditore fino a un massimo di un quinto dello stipendio, calcolato sul netto percepito dal lavoratore.

Nel secondo caso, ed in riferimento alle nuove disposizioni, il pignoramento dell’accredito dello stipendio può avvenire:

  • lo stipendio già accreditato sul conto prima della notifica possono essere pignorate dal creditore solo per quella parte di importo che supera il triplo della pensione sociale;
  • per gli stipendi accreditati sul conto dopo la notifica possono essere pignorati dal creditore nei limiti di un quinto o, in presenza di più pignoramenti per cause diverse tra loro, nei limiti del 50%.

Questo significa che gli stipendi accreditati, in riferimento al pignoramento, subiscono le stesse regole del pignoramento presso l’azienda.

Lo stipendio dei parlamentari, è diverso?

Lo stipendio dei parlamentari non può essere pignorato. Esistono ancora dei privilegi che tutelano i parlamentari italiani, che li esonera dagli obblighi imposti a tutti i cittadini.

Eppure la gente comune lavora, paga le tasse, non ha vitalizi, non ha contributi di solidarietà e se hanno difficoltà perdono anche quel poco che hanno creato.

Ci si chiede, ma i parlamentari perchè continuano ad avere privilegi? Perché un cittadino viene penalizzato rispetto ad un parlamentare? Sono i cittadini che pagano lo stipendio ai parlamentari e come al solito, a pagarne le spese sono le uniche persone che lo Stato dovrebbe tutelare, ma non lo fa.

Pensioni parlamentari, i privilegi continuano, prenderanno anche il TFR