Buongiorno signora,

sono un vigile del fuoco, ho letto una risposta su un sito data da lei ad un infermiere sul non fare i turni di notte se si assiste una persona di famiglia ammalata. 
Le vorrei esporre il mio caso:
Io come le dicevo sono un vigile del fuoco, e i miei turni sono dalle 8:00 di mattina alle 20:00 di sera, e dalle 20:00 alle 8:00. 
Presto mi troverò ad accudire mio padre sofferente di Alzheimer, ho chiesto al mio comandante di farmi fare solo il turno diurno giornaliero, tipo dalle 8:00 alle 14:00 con due rientri pomeridiani. 
Mi ha concesso solo due mesi di questo orario, poi devo rientrare nei turni. 
Il mio problema è che un centro diurno mi tiene mio padre solo il giorno, ma solo se i giorni sono stabili, se faccio i turni i giorni si cambiano di settimana in settimana, e la notte dovrei lasciare mio padre sola con mia moglie. 
Posso avvalermi del diritto di non fare i turni di notte e di fare solo i giorni dal lunedì al venerdì? 
Chiedo ancora scusa per il disturbo arrecato e la ringrazio se vorrà aiutarmi a risolvere il mio problema. 

Permessi legge 104 ed esonero lavoro notturno

Il decreto legislativo 66 dell’8 aprile 2003 all’articolo 11 (completando il quadro della normativa che regolamenta il lavoro notturno) prevede che il lavoro notturno “non deve essere obbligatoriamente prestato […] dalla lavoratrice o dal lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni” .

Per lavoro notturno si intende il lavoro svolto per 7 ore consecutive che comprendono il periodo tra la mezzanotte e le cinque del mattino.

A chiarire ulteriormente l’esenzione dal lavoro notturno per coloro che si prendono cura di un familiare disabile in base alla legge 104 articolo 3 comma 3, vi è la risoluzione del Ministero del lavoro numero 4 del 6 febbraio 2009 con la quale si chiarisce che “solo il soggetto che risulti già godere dei benefici della L. n. 104/1992 – o possederne i requisiti per goderne – secondo gli attuali criteri normativi e giurisprudenziali richiamati potrà richiedere l’esonero dalla prestazione dal lavoro notturno.

L’inosservanza di tale normativa, può costare al datore di lavoro l’arresto da 2 a 4 mesi o la sanzione amministrativa che va da 516 a 2582 euro così come previsto dal D.Lgs numero 66 del 2003 all’articolo 18 bis.

Per essere esonerati dal lavoro notturno i beneficiari di permessi 104 devono presentare specifica richiesta al proprio datore di lavoro che, appunto, deve essere messo al corrente della situazione del dipendente.

Permessi legge 104 ed esonero lavoro festivo

Il rifiuto del lavoro nei giorni festivi e la domenica per i beneficiari di permessi 104 è previsto solo, dalla normativa nazionale, per i lavoratori disabili portatori di handicap geave ma non per i lavoratori che fruiscono dei permessi legge 104 per assistere un familiare disabile (per i quali la legge non dispone nulla al riguardo delegando l’esonero ai contratti collettivi nazionali).

Uno dei contratti collettivi nazionali che prevede la possibilità per il lavoratore che assiste familiare portatore di handicap di rifiutare il lavoro festivo è quello del Commercio e Terziario. Ma non tutti i contratti collettivi prevedono questa possibilità.

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”