Permessi legge 104, il quesito di un nostro lettore:

Buongiorno, sono un dirigente scolastico che ha forti dubbi sui possibili benefici di due docenti entrambi possessori di legge 104 per se stessi. Nei due verbali viene riconosciuto l’art. 3, ma non si fa riferimento nè al comma 1 nè tantomeno al comma 3 di gravità. A quale benefici hanno diritto avendomi chiesto entrambi di godere dei tre giorni di permesso mensile? Aggiungo che in uno dei due casi mi è stato chiesto la fruizione dei tre giorni anche da parte del marito per poterla assistere.

Analizziamo chi sono gli aventi diritto dei permessi retribuiti legge 104 per se stessi o per assistre il familiare con handicap grave.

Permessi legge 104: gli aventi diritto

Possono fare richiesta dei permessi legge 104, le seguenti categorie:

  • disabili in situazione di gravità;
  • genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità;
  • coniuge, parte dell’unione civile, convivente di fatto (art. 1, commi 36 e 37, legge 76/2016), parenti o affini entro il 2° grado di familiari disabili in situazione di gravità. Il diritto può essere esteso ai parenti e agli affini di terzo grado soltanto qualora i genitori o il coniuge o la parte dell’unione civile o il convivente di fatto (art. 1, commi 36 e 37, legge 76/2016) della persona con disabilità grave abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti (L. 183/2010).

Per disabilità grave si intende che devono essere in possesso della legge 104 art. 3 comma 3.

Nel caso specifico dei lavoratori disabili in situazione di gravità spettano in alternativa:

  • riposi orari giornalieri di 1 ora o 2 ore a seconda dell’orario di lavoro;
  • tre giorni di permesso mensile (frazionabili in ore).

Cosa deve riportare il verbale per poter dar diritto ai permessi legge 104?

Verbale legge 104, questo riconoscimento non dà luogo a provvidenze economiche ma è la condizione indispensabile per poter usufruire di varie agevolazioni, tra cui i permessi lavorativi concessi ai lavoratori disabili e ai familiari che li assistono e il congedo retribuito di due anni solo per familiari che assistono disabili riconosciuti in situazione di gravità.

Il requisito della situazione di gravità si considera soddisfatto quando sul verbale è sbarrata la voce: HANDICAP GRAVE …….ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104/92.

Altrimenti le seguenti voci non sono considerate come situazione di gravità. Tranne la voce “Persona non handicappata”, gli altri due riconoscimenti possono, comunque, dar diritto ad altri benefici ma non ai permessi e al congedo retribuito:

  • persona non handicappata
  • persona con handicap (articolo 3, comma 1, Legge 104/1992)
  • persona con handicap superiore al 2/3 (articolo 21, Legge 104/1992)

Permessi legge 104 per se stessi e per assistere il familiare con handicap grave

Permessi legge 104 per se stessi e per accudire il familiare con handicap grave, per spiegare quando questo è possibile, facciamo riferimento a tre circolari INPS, ed esattamente:

La circolare INPS n. 53/2008 al punto 6 recita: “Si ritiene che il lavoratore con disabilità grave, che già beneficia dei permessi ex lege 104/92 per se stesso, possa anche cumulare il godimento dei tre giorni di permesso mensile per assistere un proprio familiare con handicap grave, senza che debba essere acquisito alcun parere medico legale sulla capacità del lavoratore di soddisfare le necessità assistenziali del familiare anch’esso in condizioni di disabilità grave”.

Inoltre la circolare INPS 37 del 18 febbraio 1999 (punto 1 A), precisa che il lavoratore potrà fruire dei giorni di permesso Legge 104/92 per assistere il familiare con grave disabilità che già fruisce dei permessi Legge 104/92 per se stesso. Nella circolare vengono individuate due condizioni:

  • che il lavoratore con grave disabilità abbia una effettiva necessità di essere assistito. Tale necessità deve essere valutata dal medico competente;
  • che nel nucleo familiare non sia presente un altro familiare non lavoratore in condizione di prestare assistenza.

Consigliamo di leggere quest’articolo, che rappresenta un dossier di tutti i casi possibili: Permessi legge 104, per sé e per i familiari, tutti i casi possibili

Riassumendo, il verbale consegnato dal datore di lavoro deve contenere lo stato di gravità, come sopra specificato.

In mancanza di tale annotazione, il dipendente non può fruire dei permessi legge 104 art. 3 comma 3, sia per se stesso che per i suoi familiari con handicap grave.

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