Permessi legge 104 e distanza uguale o superiore a 150 Km dal familiare, analizziamo il quesito di un nostro lettore che chiede quale documentazione deve presentare al datore di lavoro.

Permessi legge 104: l’ente non riconosce la documentazione

Buongiorno, leggo la sua rubrica in riferimento alle delucidazioni che fornisce in materia di permessi ai sensi della legge 104 per assistenza. Da alcuni mesi assisto mia sorella alla quale le è stato riconosciuto “portatore di handicap in situazione di gravità art.3 comma3”. Ella risiede a oltre 150 chilometri dalla mia residenza e per un periodo ho prestato l’assistenza presso di lei.

In considerazione che per il suo stato patologico passa diversi periodi presso la mia residenza abbiamo chiesto ed ottenuto l’iscrizione allo schedario della popolazione temporanea presso il mio comune. Per tale motivo ho chiesto al mio ufficio, sono dipendente pubblico, di poter assistere mia sorella sia presso la mia residenza che nella sua significando che in sede di istanza dei giorni per l’assistenza avrei indicato preventivamente dove li avrei svolti.

Di fatto mi è stata revocata la possibilità di poter recarmi presso la residenza dell’assistita e mi sono stati decurtati alcuni giorni di ferie per i giorni che avevo preso per assistere mia sorella a decorrere da quando questa è stata inscritta sul registro e che avevo prestato nella sua residenza. In ultimo, sempre per alcuni giorni prestati presso la residenza dell’assistita antecedenti all’iscrizione al registro, prestati in via continuativa, ho presentato come attestazione della mia presenza in loco il biglietto autostradale relativo al percorso effettuato dalla mia residenza per raggiungere il luogo nonché scontrini fiscali di pagamenti effettuati con carta di credito, della quale io sono il titolare, transazioni eseguite nei giorni richiesti in quel luogo.

Di fatto mi è stato concesso solamente il primo giorno non considerando sufficiente la documentazione comprovante gli acquisti effettuati e richiedendo anche il biglietto di ritorno del pedaggio autostradale (assolutamente non indicato nelle indicazioni della circolare nr.1 del 2012 della Funzione Pubblica). Resto in attesa di eventuali indicazioni da parte sua per eventuale ricorso in merito. Distinti saluti.

Permessi legge 104: quando il familiare è distante

La normativa prevede che il lavoratore con una distanza stradale uguale o superiore a 150 Km dal familiare da assistere, deve documentare al datore di lavoro, con titolo di viaggio comprovante l’effettiva presenza al domicilio del familiare d’assistere, nel giorno del permesso legge 104.

La novità prevede che il lavoratore che usufruisce dei permessi per assistere il familiare, residente in un comune con una distanza stradale di 150 km o superiore, debba attestare con documentazione di viaggio, il raggiungimento della residenza del familiare con handicap grave.

L’effettivo raggiungimento del familiare con disabilità, al quale presta assistenza, e quindi il suo luogo di residenza.

Per titolo di viaggio si intende qualsiasi documentazione atta a comprovare l’effettiva presenza del lavoratore presso l’abitazione del familiare disabile. Quindi, anche i pedaggi autostradali del viaggio (entrata e ritorno), che dimostrano il viaggio effettivamente effettuato devono essere presentati come giustificati del permesso legge 104.

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