Il lavoratore dipendente che usufruisce dei c.d. permessi 104 per assistere il familiare disabile, vedrà garantita l’indennità spettante pari alla normale retribuzione mensile. L’importo è anticipato dal datore di lavoro per conto dell’INPS.

Chi può avere i permessi 104 retribuiti

Stiamo parlando dei permessi dal lavoro “retribuiti” di cui il lavoratore può beneficiari per assistere un proprio familiare disabile. Ricordiamo che possono chiedere i permessi 104:

  • i genitori, anche adottivi o affidatari, di figli disabili in situazione di gravità
  • il coniuge, la parte dell’unione civile, il convivente di fatto, i parenti o affini entro il terzo grado di familiari disabili in situazione di gravità.

I permessi, invece, non spettano a:

  • lavoratori a domicilio
  • addetti ai lavori domestici e familiari
  • lavoratori agricoli a tempo determinato occupati a giornata, né per se stessi né in qualità di genitori o familiari
  • lavoratori autonomi
  • lavoratori parasubordinati.

Cosa succede in busta paga

Come anticipato, per il lavoratore dipendente la retribuzione riferita ai permessi 104 è anticipata dal datore di lavoro in busta paga per conto dell’INPS (quindi nel cedolino paga si ritroverà l’apposita voce).

Concorrono regolarmente alla maturazione della tredicesima e quattordicesima mensilità (laddove prevista). Non incideranno sul diritto alle ferie e sull’anzianità contributiva e di servizio. Sono soggetti a ritenuta IRPEF (quindi, in busta paga concorrono all’imponibile IRPEF) mentre non concorrono a formare l’imponibile contributivo e previdenziale.

Il calcolo dell’importo spettante avviene sulla base della retribuzione oraria.

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