Gli anziani, come i bambini, parlano da soli, perché hanno raggiunto la disperata saggezza dell’esperienza che sa che se anche gridassero alla folla per strada, o bisbigliassero all’orecchio della persona amata, le sole orecchie che potranno mai sentire i propri segreti sono quelle di chi li possiede“, affermava Sean O’Casey. Crescendo si ha una maggiore consapevolezza di ciò che ci circonda, tanto da riuscire a destreggiarsi al meglio negli ambiti più disparati. In particolare gli anziani sono una continua fonte di saggezza, a cui è bene attingere.

Forti delle loro esperienze, inoltre, hanno l’importante compito di guidare e consigliare i più giovani.

Quest’ultimi, a loro volta, hanno il dovere di custodire tali insegnamenti e il compito di prendersi cura di questo tesoro vivente rappresentato dagli anziani. Non sempre, però, a causa dei vari impegni lavorativi e familiari, riusciamo ad adempiere a tutti i doveri. Da qui la decisione di molti di affidarsi al lavoro di una badante, che possa prendersi cura degli anziani e di famigliari con handicap grave. In tali circostanze, inoltre, è possibile beneficiare anche di alcune misure ad hoc, come i permessi Legge 104, per prestare assistenza in prima persona. Ma i permessi 104 possono essere usufruiti se il famigliare non autosufficiente è già assistito da una badante? Ecco come funziona.

Riposo settimanale, cosa prevede il contratto collettivo del lavoro domestico

In base a quanto previsto dal CCNL del Lavoro Domestico, così come riportato sul sito dell’Associazione Sindacale Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico:

“Il riposo settimanale, per i lavoratori conviventi, è di 36 ore e deve essere goduto per 24 ore la domenica, mentre le residue 12 ore possono essere godute in qualsiasi altro giorno della settimana, concordato tra le parti. In tale giorno il lavoratore presterà la propria attività per un numero di ore non superiore alla metà di quelle che costituiscono la durata normale dell’orario di lavoro giornaliero”.

Ogni badante, inoltre, può beneficiare di permessi extra.

Questo, ad esempio, in caso di malattie, infortuni, visite mediche, lutto, nascita di un figlio o partecipazione a un corso di formazione.

Permessi 104, se ne può usufruire mentre è in servizio la badante?

La normativa vigente non fornisce delucidazioni in merito alla possibilità di richiedere i permessi con la Legge 104 se il famigliare non autosufficiente è assistito da una badante. A fornire spiegazione in tal senso ci ha pensato la Corte di Cassazione, stabilendo che un lavoratore ha diritto a chiedere e beneficiare dei giorni di permessi legge 104 per assistere il famigliare con grave disabilità quando la badante non c’è.

Come è facile intuire, d’altronde, una badante non può prestare assistenza ininterrottamente a una persona non autosufficiente. Allo stesso modo un lavoratore non può prestare assistenza 24 ore su 24 al familiare. Per questo motivo il dipendente che gode della 104 ha diritto a tutti i benefici previsti dalla legge anche se il familiare con handicap grave è assistito per la maggior parte del tempo da una badante oppure sia presente presso l’abitazione una colf. In questo modo tutte le figure coinvolte nell’assistenza possono conciliare vita privata e lavorativa.