I soldi sono utili in diverse circostanze, in quanto permettono di pagare tutti i beni e servizi di cui si necessita in qualsiasi momento. Purtroppo, però, non sono infiniti, a differenza delle spese che sembrano invece non finire mai. Basti pensare alle tante famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese.

Lo sa bene il governo che ogni anno mette in campo delle misure ad hoc volte a garantire un sostegno a coloro maggiormente in difficoltà. Tra queste il cosiddetto bonus cicogna 2022 di 500 euro di cui, però, non tutti possono beneficiare a causa di questo requisito mancante.

Ecco di quale si tratta.

Perché non hai avuto il bonus cicogna di 500 euro: chi ne ha diritto

Abbiamo già avuto modo di vedere insieme che vi è un bonus grazie al quale è possibile assicurarsi una casa al caldo per l’inverno nonostante il rischio di dover fare i conti nei prossimi mesi con un pesante aumento gas e taglio orario termosifoni. Sempre a proposito di agevolazioni, inoltre, interesserà sapere che, come già detto, sono molte le famiglie che non hanno potuto beneficiare del bonus cicogna di 500 euro a causa di questo requisito mancante. Ma di quale si tratta?

Ebbene, per rispondere a questa domanda non bisogna fare altro che vedere quali sono i requisiti richiesti per accedere a tale misura. Entrando nei dettagli ricordiamo che il bonus cicogna di 500 euro, così come si evince dall’apposito bando pubblicato sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è destinato ai bambini nati o adottati nel 2021. Ma non solo, è riservato ai dipendenti iscritti alla Gestione Postelegrafonici e ai pensionati già dipendenti ex IPOST.

Perché non hai avuto il bonus cicogna di 500 euro: chi ne ha diritto

Come è possibile evincere, quindi, tale misura è destinata ad una determinata categoria di lavoratori, ovvero, come già detto, ai pensionati ex dipendenti di Poste Italiane e dipendenti delle Poste iscritti alla gestione postelegrafonici.

Questo a patto che siano sottoposti ad una trattenuta delle 0,40% ogni mese.

A poterne fare richiesta, così come si evince dal bando pubblicato sul sito dell’Inps è il titolare della prestazione in qualità di genitore. Ma non solo, in caso di decesso di quest’ultimo ne ha diritto il coniuge in veste di “genitore superstite“.

Nel caso in cui, invece, il titolare decade dalla responsabilità genitoriale, allora ne ha diritto il coniuge in qualità di “genitore richiedente“. Può farne richiesta, inoltre, anche l’altro coniuge seppur non è coniugato, in caso di decesso o decadenza della responsabilità genitoriale. Stesso discorso anche per il tutore del figlio o dell’orfano del titolare della prestazione economica in questione.

Come presentare richiesta

Il riconoscimento di tale bonus, è bene ricordare, non avviene in modo automatico. I soggetti interessati e in possesso dei requisiti, infatti devono provvedere a presentare apposita domanda, con modalità telematica, attraverso il sito dell’Inps. A tal fine, una volta effettuato l’accesso attraverso SPID, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi, non bisogna fare altro che  selezionare la categoria “Servizi fondi gruppo Poste Italiane (Assistenza)“, per poi cliccare su “inserisci nuova domanda”.

A questo punto bisogna inserire i dati richiesti, compreso l’Iban. Il tutto, ovviamente, rispettando determinate tempistiche. La domanda per il bonus cicogna 2022, infatti, può essere inviata dalle ore 12 del 1° agosto fino alle ore 12 del 31 ottobre. In seguito l’istituto di previdenza provvederà a stilare un’apposita graduatoria, tenendo in considerazione anche l’Isee. Coloro che non rientrano nella graduatoria, dal loro canto, riceveranno un messaggio nella propria area privata grazie alla quale sapere chi ha diritto e chi no a tale misura.