Vediamo perché il canone RAI dovrebbe pagarlo solo chi ha visto Sanremo 2022. Precisamente, in base ad una proposta che è stata formulata dall’Aduc. Ed in particolare da François-Marie Arouet citando il diritto alla conoscenza.

Oltre al perché il canone RAI dovrebbe pagarlo solo chi ha visto Sanremo 2022, nei giorni scorsi c’è stata un’altra protesta. Proprio sulla kermesse canora. Ed in particolare sull’esibizione dei Achille Lauro. Così come è riportato in questo articolo.

Perché il canone RAI dovrebbe pagarlo solo chi ha visto Sanremo 2022: la proposta dell’Aduc

Nel dettaglio, secondo François-Marie Arouet, il canone RAI dovrebbe pagarlo solo chi vede Sanremo.

Ed anche i telegiornali messi in onda sulle reti della televisione di Stato. Visto che non viene rispettato il diritto di chi Sanremo non lo segue. Perché allora il canone RAI dovrebbe pagarlo solo chi ha visto Sanremo?

Perché nella settimana della kermesse canora la Tv generalista è ancor più svuotata di contenuti. In quanto le reti commerciali spesso bloccano la programmazione standard e trasmettono altro. Ovverosia, programmi meno seguiti. Il che fa il gioco della RAI che, non a caso, per l’edizione del 2022 di Sanremo ha ottenuto risultati da record per quel che riguarda lo share.

La proposta di pagare la tassa di possesso della Tv solo per chi vede i programmi ed i Tg della Tv di Stato

Il perché il canone RAI dovrebbe pagarlo solo chi ha visto Sanremo 2022 è quindi una questione di diritti. Precisamente, la violazione del diritto alla conoscenza del singolo. In quanto, pur pagando la tassa di possesso, tra l’utenza radio-televisiva c’è una fetta di contribuenti che può essere definita di serie b. Specie e soprattutto quando c’è Sanremo. In quanto non lo vedono, così come non si sintonizzano sulle reti della televisione di Stato per vedere i telegiornali.