Il cammino verso le elezioni anticipate del 25 settembre 2022 continua. Il voto degli italiani servirà per eleggere il nuovo Parlamento e per formare, quindi, il nuovo Governo. Il tema della riforma pensioni anche se a rischio resta caldo.

La campagna elettorale dei partiti politici si anima giorno dopo giorno. Poca attenzione ai giovani e molta, invece, ai pensionati. I programmi dei vari partiti contengono molti punti dedicati alle persone più anziane ed a quelle vicino all’età pensionabile.

Il motivo è semplice.

In Italia i pensionati e la fascia in prossimità della pensione sono in gran numero superiore ai giovani. I partiti, dunque, puntano ad accaparrarsi le preferenze della fetta di maggioranza della popolazione votante.

Riforma pensioni, alcuni numeri sui giovani e pensionati

I giovani sono anche quelli meno propensi ad andare al voto. Quindi, oltre ad essere in minoranza rispetto agli anziani sono anche quelli sui cui meno puntare per la campagna elettorale. Ecco il motivo per cui la riforma pensione è anche diventata oggetto di propaganda elettorale.

Ecco alcuni numeri che confermano quanto appena detto.

  • i giovani tra i 18 e i 24 anni votanti sono circa 4,1 milioni
  • nella fascia tra i 25 e i 34 anni sono 6,2 milioni
  • tra i 35 e i 44 anni sono circa 7,5 milioni
  • salendo nella fascia tra i 45 e i 54 anni sono 9,5 milioni di persone
  • tra 55 e 64 anni, i votanti sono 8,5 milioni di italiani
  • nella fascia 65 anni – 74 anni circa 7 milioni di persone
  • gli over 75 sono ulteriori 7 milioni.

Numeri, dunque, notevolmente a favore della fascia di età compresa tra 55 anni e oltre 75 anni. Quindi, soggetti che pensano alla pensione o, comunque, persone già in pensione.