I lavoratori iscritti alla Gestione Separata Inps possono dormire sonni tranquilli. La loro pensione non corre rischi, è assicurata dalla gestione del relativo fondo amministrato dall’Inps. Un serbatoio che finora ha fatto da ampia riserva e ha compensato le altre gestioni previdenziali deficitarie.

Ma perché gli assicurati alla Gestione Separata possono stare tranquilli rispetto alla generalità dei lavoratori? Sostanzialmente questo tipo di gestione è relativamente giovane, ma soprattutto non prevede la liquidazione delle pensioni col sistema retributivo.

Gestione Separata e pensioni

Nata dalla riforma Dini-Treu del 1995, la Gestione Separata è una forma di previdenza che raccoglie tutte quelle categorie di lavoratori fino ad allora sprovviste di relativa copertura previdenziale.

L’aliquota contributiva per la pensione è più bassa rispetto a quella dei lavoratori dipendenti e oggi raggiunge il 25% delle retribuzione lorda previdenziale. Vi risultano iscritti i collaboratori, gli amministratori, i professionisti privi di partita iva e tante altre categorie di lavoratori.

Il relativo fondo ha visto al momento pochi riscatti, determinati più che altro da lavoratori che hanno beneficiato di pensioni provenienti da altre gestioni. Chi, invece, versa solo ed esclusivamente nella Gestione Separata avendo iniziato a lavorare dopo il 1995, ancora non ha maturato i requisiti per andare in pensione. Ragion per cui il fondo pensione è in netto attivo.

Chi sono gli assicurati

Nel 2021, secondo l’ultimo rapporto Inps, gli iscritti alla Gestione Separata avevano toccato quota 1,4 milioni di persone. Un numero che cresce di anno in anno. Fra questi, la fetta più grossa è rappresentata dai liberi professionisti con partita iva, ma senza relativa cassa previdenziale, e senza partita iva. In tutto sono circa 1 milione di persone alle quali è stata assicurata una pensione futura.

Il gruppo più numeroso è costituito dagli amministratori (573 mila). Appartengono al vasto mondo degli incarichi aziendali, soprattutto nelle società di capitali e nelle società a responsabilità limitata. Amministratori unici, sindaci, revisori dei conti, ecc.

Seguono i collaboratori che sono 275 mila circa. Si tratta di lavoratori con contratti di collaborazioni coordinate e continuative, collaborazioni a progetto, collaborazioni presso le Amministrazioni pubbliche.

Ci sono poi i lavoratori che svolgono attività lavorative post laurea o dottorati. Sono circa 114 mila persone che risiedono in una sorta di limbo previdenziale in attesa di contratti di lavoro o di stabilizzazione mediante concorso.

Altri 34 mila lavoratori, infine, rientrano nella Gestione Separata come venditori porta a porta o lavoratori occasionali e saltuari.