Vediamo perché il premier Mario Draghi ha imposto il green pass per ritirare la pensione da febbraio. Per quella che, da parte del Governo italiano, è una scelta che ha innescato non poche polemiche e proteste. Specie se si considera il fatto che potrebbero esserci problemi di ritiro alle Poste degli assegni INPS da parte dei pensionati più anziani.

Nel dettaglio, sul perché il premier Mario Draghi ha imposto il green pass per ritirare la pensione da febbraio, c’è da dire prima di tutto una cosa.

Ovverosia, che l’obbligo di green pass non è stato introdotto solo per ritirare la pensione in banca o alla posta. Ma pure, tra l’altro, per entrare in tabaccheria. Così come è riportato in questo articolo.

Perché il premier Mario Draghi ha imposto il green pass per ritirare la pensione da febbraio

Il perché dell’obbligo della certificazione verde è presto detto. Si tratta, infatti, di un ulteriore rafforzamento delle restrizioni finalizzato a dare un’ulteriore spinta alla campagna vaccinale. Sia dal lato delle prime dosi, per chi è no vax o comunque è ancora indeciso a vaccinarsi. Nonostante quasi due anni di pandemia di Covid-19.

Inoltre, sul perché il premier Mario Draghi ha imposto il green pass per ritirare la pensione da febbraio, è anche chiaro che il Governo italiano vuole dare una spinta pure alle terze dosi.

Ritirare la pensione da febbraio senza green pass, come aggirare l’obbligo

Eppure, chiarito il perché il premier Mario Draghi ha imposto il green pass per ritirare la pensione da febbraio, un modo per aggirare l’obbligo c’è. Ed è quello della canalizzazione immediata dell’assegno INPS su conto corrente bancario o postale. Oppure su strumenti e su servizi postali come il libretto di risparmio, la carta PostePay Evolution o il conto BancoPosta.

In tal caso, infatti, la pensione viene accreditata senza file agli sportelli bancari o postali.

Ed il pensionato può prelevarla all’esterno. Dagli ATM bancari o dagli sportelli Postamat senza alcun obbligo di esibizione del green pass.