I lavoratori che percepiscono lo stipendio mensile non dovrebbero mai stracciare la busta paga, ma conservarla. La busta paga non serve solo a vedere lo stipendio, ma è un documento che ha rilevanza per non incorrere in problemi, specie al verificarsi di determinate questioni future.

Oltre alle bollette ed ai bollettini è necessario conservare la busta paga. Anche se non esiste un vero e proprio obbligo imposto dalla normativa vigente, è buon consiglio conservare ed archiviare le buste paga mensili. Ecco perché è importantissimo farlo.

Busta paga: cos’è?

La busta paga è un documento predisposto dal datore di lavoro e consegnato dalla stessa azienda al lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato o determinato.

Sulla busta paga viene indicato l’importo percepito dallo stesso lavoratore in un determinato periodo di tempo (solitamente in un mese). La busta paga o prospetto paga è un documento contabile in cui sono sintetizzate le diverse componenti del rapporto di lavoro.

Le voci che sono riportate sulla busta paga sono diverse: stipendio lordo e netto, Tfr, dati previdenziali, ferie, permessi. Per questo leggere correttamente la busta paga può rivelarsi non semplice.

Oltre a vedere lo stipendio percepito, la busta paga è un documento necessario nel caso in cui si chieda ad un istituto di credito un mutuo o un prestito o una cessione del quinto sullo stipendio.

Busta paga: ecco perché conservarla

La busta paga deve essere conservata accuratamente in quanto è un documento legato alla richiesta di un prestito o di un mutuo. Le banche e le finanziarie contestualmente alla domanda di finanziamento richiedono le buste paga.

Anche nel caso in cui venisse sottoscritto un contratto di locazione, il lavoratore dovrebbe esibire al proprietario dell’immobile le ultime buste paga. Il proprietario dovrebbe verificare l’affidabilità dell’inquilino e la reale possibilità di adempiere il pagamento del canone di locazione senza rischio di insolvenza.

Tuttavia, l’inquilino può rifiutarsi di esibire le buste paga e valutare altre offerte e proposte di affitto.

Busta paga: conservazione del documento da parte del datore di lavoro

La busta paga deve essere conservata per almeno 5 anni. Una volta superato questo periodo di tempo le cifre potrebbero essere prescritte.

Secondo quanto stabilito dagli Ermellini della Corte di Cassazione la busta paga potrebbe servire per il calcolo dei versamenti previdenziali e in caso di contestazioni dello stipendio versato.

Il lavoratore può conservare la busta paga in formato cartaceo oppure procedere con la scannerizzazione del documento contabile, evitando di accumulare la carta in casa.

Busta paga: per quanto tempo conservare il documento contabile?

La busta paga dovrebbe essere conservata per almeno 5 anni, termine entro il quale un lavoratore può provare i propri diritti nei confronti del datore di lavoro.