E’ vero che chi percepisce il reddito di cittadinanza fa più figli?

Il reddito di cittadinanza si compone sostanzialmente di due elementi. Esso è un sussidio e quindi una “integrazione salariale” per i soggetti con un reddito sotto la soglia di povertà, nonché uno strumento di politica attiva, atto, cioè, a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Secondo diversi report pubblicati da alcuni organi istituzionali, a cominciare dall’INPS, la più grande criticità di questo strumento è da attribuire proprio al secondo aspetto.

Il reddito di cittadinanza non starebbe migliorando la condizione occupazionale di chi lo percepisce.

Tuttavia, si sta dimostrando un ottimo strumento di welfare contro la povertà, e lo ha dimostrato soprattutto durante la fase pandemica.

In questi giorni, inoltre, è stato pubblicato un altro importante report, secondo il quale questo strumento favorisce la natalità. Si tratta di un giudizio non di poco conto, soprattutto in Italia dove l’età media è sempre più alta e nascono sempre meno bambini. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Reddito di cittadinanza, ecco perché chi lo percepisce fa più figli

Secondo un recente report di Giuseppe Dachille e Maria De Paola, pubblicato anche sul consueto rapporto annuale dell’INPS, il reddito di cittadinanza favorisce la natalità. Secondo questo studio, le donne che beneficiano del sussidio hanno una probabilità più alta di fare un figlio rispetto a quelle a cui l’assegno è stato rifiutato.

Il report evidenzia un minor grado di incertezza nel futuro. Il reddito di cittadinanza si rivelerebbe un sostegno necessario in caso di difficoltà finanziarie. E questo anche se, è bene anche chiarirlo, in determinate circostanze l’importo dell’assegno non è poi così alto.

L’INPS ha da poco pubblicato l’ultimo “osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza”, relativo al mese di luglio 2022. L’importo medio erogato a livello nazionale e di soli 551 euro.

Per i nuclei con presenza di minori, l’importo medio mensile è di 682 euro, e va da un minimo di 590 euro per i nuclei composti da due persone a 742 euro per quelli composti da cinque persone. Per i nuclei con presenza di disabili, l’importo medio è di quasi 490 euro, con un minimo di 382 euro per i nuclei composti da una sola persona a 702 euro per quelli composti da cinque persone.

Dallo studio in argomento, si evince che la probabilità di concepire un figlio nove mesi dopo l’accettazione della domanda del Reddito ci cittadinanza è più alta rispetto a quelle la cui domanda è stata rifiutata.

Sicuramente si tratta di un dato importante, soprattutto in questo periodo di campagna elettorale, dove il reddito di cittadinanza è un dei temi più dibattuti.