C’è grande attesa e aspettativa per il bonus facciata 2020, forse troppa. A lanciare la polemica sugli annunci sui bonus fiscali dati troppo in anticipo e senza certezze è la CNA. E’ bastato l’annuncio del bonus facciata per paralizzare il settore delle ristrutturazioni edilizie in questo fine 2019?

I dati si riferiscono agli interventi per il risparmio energetico (infissi, impianti fotovoltaici; solare termico; stufe e camini a biomasse; coibentazione immobili), e sostituzione delle caldaie realizzati tra Pesaro e Urbino ma lo spunto di riflessione è valido a livello nazionale.

La stessa CNA ha accolto con favore la proposta del bonus facciate ma ora evidenzia quello che potrebbe essere un effetto indiretto e, per certi versi, paradossali. Un bonus rivoluzionario che, per i prossimi due mesi, penalizzerà il settore fino quasi a paralizzare gli interventi edilizi? Nella provincia di PU l’importo totale dei lavori di ristrutturazione supera i 75 milioni di euro eppure, dal centro alle periferie, chi aveva chiesto il preventivo per i lavori di rifacimento facciata ora sta prendendo tempo. Conviene rimandare a gennaio del prossimo anno? Nel dubbio di poter recuperare fino al 90% della spesa si attende.

Il ragionamento ha una logica anche perché, come spiega la CNA “Rientrano infatti nel bonus facciate non solo lavori di rifacimento di murature esterne riguardanti per l’appunto molte facciate ma anche le tinteggiature (uno degli interventi più frequenti). Ovvio che ai proprietari convenga avviare i lavori magari fra qualche mese con un bonus al 90% piuttosto che ora con un bonus fiscale al 50-65%. Seppur spalmato in 10 anni, calcolatrice alla mano, significa che su un semplice intervento di 20mila euro, se ne possono recuperare ben 18mila piuttosto che 9 o 13 mila”.

Ha commentato il responsabile di CNA Costruzioni di Pesaro e Urbino, Fausto Baldarelli “non conosciamo ancora nel dettaglio il provvedimento, in quanto non è ancora uscita la circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate  ma è bastato il solo annuncio del provvedimento  (che secondo le anticipazioni comporterebbe sgravi fiscali fino al 90%), per bloccare quanti avevano già programmato degli interventi di ristrutturazione di qui alla fine dell’anno con le vecchie detrazioni previste (dal 50 fino all’85% con il bonus sisma)”.

La polemica non riguarda la detrazione del 90% che anzi la CNA ha accolto con favore quanto questi annunci senza indicazioni e con largo anticipo che creano solo una maggiore confusione con effetti potenzialmente dannosi per il sistema: “pur plaudendo al provvedimento che intende dare un nuovo volto ai centri storici e alle periferie delle città italiane, sul modello francese, chiediamo però che venga pubblicata al più presto la circolare esplicativa della Agenzia delle Entrate e che il cosiddetto Bonus facciate contenga modalità, termini e specifiche tecnico-costruttive  che non vadano a penalizzare tutti gli altri interventi di ristrutturazione programmati”.