Vediamo perché alle colf da un lato spetta il bonus 200 euro. E dall’altro invece alle casalinghe non sempre sarà riconosciuto. E questo perché sul bonus 200 euro c’è da dire, prima di tutto, che la misura sarà sicuramente riconosciuta ai collaboratori domestici. Nel rispetto del limite di reddito personale che per tutti, sul 2022, è pari a 35.000 euro.

Detto questo, sul perché alle colf spetta il bonus 200 euro e alle casalinghe non sempre, c’è da dire che la situazione può variare da caso a caso.

Per esempio, se la casalinga è disoccupata, in linea generale possiamo dire che il bonus 200 euro spetta.

Perché alle colf spetta il bonus 200 euro. E alle casalinghe non sempre

Occhio però al perché alle colf spetta il bonus 200 euro e alle casalinghe non sempre. Pur tuttavia, infatti, occorre tener presente se il nucleo familiare percepisce dei sussidi, e se tra i componenti c’è chi ha diritto allo stesso modo a percepire l’aiuto una tantum che è stato istituito dal Governo italiano che è guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Vediamo allora di fare chiarezza al riguardo.

Per esempio, se in famiglia si percepisce il reddito di cittadinanza, allora a tutto il nucleo familiare il bonus 200 euro sarà riconosciuto una sola volta. Ovverosia, questo non sarà riconosciuto con accredito sulla carta RdC. Se c’è già nel nucleo familiare un percettore che ha i requisiti per prendere i 200 euro.

L’aiuto una tantum per i nuclei familiari che prendono il reddito di cittadinanza, come funziona

Questa è quindi la risposta al perché alle colf spetta il bonus 200 euro e alle casalinghe non sempre. In altre parole, i nuclei familiari che prendono il reddito di cittadinanza non potranno incassare più di un bonus 200 euro. E sarà proprio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) ad effettuare le dovute verifiche. Prima di erogare o meno il contributo una tantum.