“Arriva un momento nel quale t’adduni, t’accorgi che la tua vita è cangiata. Fatti impercettibili si sono accumulati fino a determinare la svolta. O macari fatti ben visibili, di cui però non hai calcolato la portata, le conseguenze“, scriveva Andrea Camilleri. La vita non è immutabile. Anzi, ogni giorno è diverso dall’altro, permettendoci di imparare e conoscere cose nuove.

A partire da “fatti impercettibili” fino ad arrivare ad eventi dalla grande portata, nostro destino è tutto da scrivere e scoprire. Molte spesso siamo noi stessi gli artefici del nostro futuro.

Altre, invece, ci ritroviamo a dover fare i conti con le conseguenze delle decisioni altrui. Lo sanno bene i tanti lavoratori che neanche nel 2024 potranno andare in pensione. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Per questi lavoratori neanche il 2024 sarà l’anno della pensione: l’uscita slitta (anche di anni)

A differenza delle aspettative, molti lavoratori non potranno andare in pensione nemmeno nel 2024. Se tutto questo non bastasse, l’uscita dal mondo del lavoro potrebbe slittare ulteriormente, addirittura di anni. Ma per quale motivo? Ebbene, stando alle ultime stime si ipotizza un incremento dell’età pensionabile nell’arco dei prossimi quattro anni. Alla base di tale incremento diversi fattori come il costo della vita. Vi sono, infatti, alcuni casi dove per andare in pensione bisogna rispettare anche un requisito economico.

Ovvero l’accesso alla pensione è consentito solo se l’assegno raggiunge una soglia minima. Un elemento, quest’ultimo, introdotto per avere la certezza che chi vada in pensione abbia un importo sufficiente per poter vivere senza necessitare di ulteriori forme di sostegno al reddito. Proprio il requisito economico, però, viene aggiornato ogni anno in base al costo della vita. Data l’inflazione dell’ultimo periodo, quindi, l’importo da raggiungere è più alto. Ne consegue che molti lavoratori rischiano di non rispettare tale fattore e pertanto dover rimandare l’accesso alla pensione.

Adeguamento con alle aspettative di vita

Se tutto questo non bastasse, nel 2025 si dovrebbe assistere all’adeguamento dei requisiti per la pensione con le speranze di vita. In particolare il biennio 2025-2026 dovrebbe portare ad uno slittamento pari a due o tre mesi. L’anno che potrebbe rivelarsi particolarmente negativo dal punto di vista dell’accesso alle pensioni, però, potrebbe essere il 2027.

Questo perché a partire dall’anno in questione non si potrà più contare sul blocco degli adeguamenti alle aspettative di vita per le forme di pensione anticipata, così come previsto dal decreto legge numero 4 del 2019. Salvo proroghe o ulteriori modifiche, infatti, proprio a partire dal 2027 i requisiti di accesso per la pensione anticipata saranno legati alle aspettative di vita e per questo registrare un incremento non indifferente