Pensioni tassate al 7% o forse meno a chi si trasferisce a vivere in Grecia. Il parlamento ellenico sta per approvare una legge che incentiva i pensionati stranieri a trasferire la propria residenza.

Una forma di incentivazione per attirare capitali stranieri all’indomani della crisi economica e finanziaria causata dalla pandemia che ha messo in ginocchio un Paese già profondamente martoriato dalle riforme imposte in passato dalla Troika.

Grecia, nuovo paradiso fiscale per pensionati stranieri

La detassazione delle pensioni (e forse anche dei redditi di fonte estera) che il parlamento greco sta per approvare ricalca un po’ quanto già fatto dal Portogallo che per attirare i facoltosi pensionati europei ha introdotto una legge a favore dei residenti stranieri non abituali.

Tale riforma prevedeva tasse zero (adesso è cambiata ed salita al 10%) per 10 anni a chi si trasferiva a vivere in terra lusitana per almeno 182 giorni all’anno attirando migliaia di pensionati dai Paesi Ue più ricchi. Dall’Italia sono fuorusciti finora circa 3.100 pensionati – secondo i dati Inps – beneficiando di notevoli risparmi. Ma anche l’Italia ha fatto qualcosa in questo senso per trattenere i pensionati in casa introducendo la flat tax al 7% per i pensionati che si trasferiscono al Sud o nelle Isole in Comuni con meno di 20.000 abitanti.

La residenza non abituale

Ma cosa bisognerà fare per trasferire la residenza in Grecia? L’iter sarà lo stesso seguito dal Portogallo per il quale verrà chiesto lo status di “residente non abituale” con tanto di registrazione all’Aire e spostamento di residenza nel Comune dove si sceglierà di andare a vivere per almeno sei mesi all’anno. Per l’Italia e l’unione Europea, la decisione di Atene di introdurre una flat tax al 7% per i pensionati stranieri non è vista di buon occhio. La Grecia, a differenza del Portogallo, è più vicina, offre condizioni climatiche ottimali e vede già molti cittadini europei frequentare il Paese durante il periodo estivo essendo una meta turisticamente molto ambita.

Tanti italiani, poi, hanno già una seconda casa per le vacanze e non avranno certo difficoltà a trasferirsi a vivere.

Vantaggi e svantaggi a trasferirsi in Grecia

Per un pensionato italiano con una buona pensione trasferirsi a vivere in Grecia sarà più conveniente. Se da noi l’imposta minima Irpef è del 23%, in Grecia sarà il 16% in meno, senza considerare che si risparmierà anche sulle addizionali comunali e regionali non più dovute al fisco italiano. Su una buona pensione lorda da 25 mila euro all’anno, ad esempio, il risparmio fiscale sarebbe di più di 4.000 euro all’anno. me per chi percepisce assegni più alti il vantaggio aumenta. C’è poi da considerare che il costo della vita in Grecia è mediamente più basso che in Italia e anche le bollette energetiche sono decisamente più convenienti. Resta il problema della lingua di difficile comprensione soprattutto per persone anziane poco inclini ad apprendere i cambiamenti. Trasferirsi a vivere in un altro Paese non è però cosa semplice: spesso bisogna lasciare i propri affetti, gli interessi di famiglia, rinunciare alle abitudini e adattarsi a nuove usanze, anche se solo per 182 giorni all’ano. Una scelta non facile, soprattutto se si tratta di persone pensionate e quindi in età avanzata.