Chi può lasciare la scuola e andare in  pensione nel 2022? Secondo le stime del Ministero dell’Istruzione quest’anno usciranno meno dipendenti rispetto al 2021.

Il motivo è presto detto: con la fine di quota 100 si sono ristrette le possibilità per il personale scolastico di abbandonare anzitempo il lavoro. Quota 102, introdotto dal governo Draghi fino alla fine dell’anno, coinvolgerà solo poche migliaia di lavoratori.

Le pensione anticipate 2022 nella scuola

Ma chi realmente potrà lasciare il lavoro nella scuola quest’anno? Docenti e personale ATA che maturano quest’anno potranno lasciare il lavoro nel 2022 al raggiungimento dei requisiti previsti per queste tre opzioni di pensionamento anticipato:

  • Opzione Donna
  • Quota 102
  • Ape Sociale

Il personale docente e non docente, quindi, che matura i requisiti per Opzione Donna, Quota 102 entro la fine del 2022 deve quindi presentare istanza di cessazione con decorrenza 1 settembre 2022.

Come presentare domanda di cessazione dal servizio

Le istanze di dimissione dei lavoratori dalla scuola – spiega il Ministero – devono essere presentate tassativamente per via telematica entro il 28 febbraio 2022. Le stesse produrranno effetto retroattivo dall’inizio dell’anno scolastico o accademico, cioè dal 1° settembre o dal 1° novembre 2022.

Contestualmente bisogna presentare domanda di pensione al Inps per l’accertamento dei requisiti. Questo vale sia per Opzione Donna che per Quota 102. Mentre per Ape Sociale il termine scade il 1 marzo 2022 e la cessazione dal servizio il 31 agosto 2022.  Allo scopo l’Inps fornirà le opportune certificazioni a conferma dei requisiti richiesti.

Fra le novità di quest’anno anche i docenti della scuola primaria (elementari) possono accedere alla pensione anticipata con Ape Sociale. Col la legge di bilancio 2022 è stata infatti riconosciuta la professione come rientrante fra i lavoratori gravosi per la quale è prevista maggiore tutela previdenziale.

Quindi, i maestri possono andare in pensione quest’anno al compimento dei 63 anni con almeno 36 anni di contribuzione versata.