Nel corso del 2020, sono state cancellate circa 100.000 pensioni. Il picco di cancellazioni è stato registrato a marzo 2021.

Durante l’audizione di fronte alla Commissione parlamentare di controllo sugli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza, il Presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha snocciolato i dati relativi al peso della pandemia sulla previdenza insieme ai dati di una tragedia, quella degli anziani colpiti mortalmente dal Coronavirus.

Tridico ha affrontato anche altre tematiche, tra cui una sofferenza di circa 14 miliardi nella gestione pubblica, un deficit storico di 4-6 miliardi di euro nella cassa degli artigiani e commercianti, i bonus a sostegno delle persone più colpite dalla crisi economica, la cassa integrazione.

Partiranno tra qualche mese anche le verifiche ed i controlli sui trattamenti autorizzati ed erogati nel 2020 e 2021. Una mole di lavoro senza precedenti.

Pensioni: picco di cancellazioni 2020-2021, il bilancio dell’INPS

Il Presidente dell‘INPS Tridico ha sottolineato che il picco di cancellazioni dei trattamenti pensionistici è stato raggiunto nel mese di marzo 2021.

Le pensioni cancellate per decesso nel 2020 e nei primi mesi del 2021 (vecchiaia, invalidità, superstiti) ha registrato

un picco fortissimo di circa 100.000 pensioni eliminate nei mesi di marzo-aprile-maggio 2020. In seguito, l’andamento della malattia ha subito una significativa riduzione come pure le pensioni eliminate“.

In autunno, c’è stata una ripresa e, subito dopo (a gennaio), una diminuzione con un picco di incremento fino a 75.000 pensioni cancellate a marzo 2021. Successivamente, si è verificata una nuova riduzione fino ai giorni nostri.

Sono i gelidi numeri diffusi dall’INPS che confermano, anzi ricordano, che ad aver pagato di più gli effetti della pandemia sono stati i soggetti fragili, in età avanzata, gli anziani, i pensionati.

Pensioni: sofferenza di 14 miliardi nella gestione pubblica

Tridico ha condiviso con i parlamentari altri dati che incidono sull’andamento delle politiche previdenziali. Dati pesanti.

La gestione a cui sono iscritti i lavoratori della PA desta forti preoccupazioni: è di 14 miliardi la sofferenza nella gestione pubblica.

La cassa riservata agli artigiani e ai commercianti ha un deficit di 4-6 miliardi di euro.

Al contrario, i lavoratori dipendenti hanno 3,2 miliardi di attivo nel 2019, ridotto nel 2020 seppure si preveda un aumento nei prossimi anni.

INPS: le attività a sostegno delle persone più colpite dalla crisi

Tridico ha fatto il punto anche sulle attività a sostegno delle persone più colpite dalla crisi economica innescata dalla pandemia.

Sono stati assistiti oltre 4 milioni di lavoratori autonomi, mentre circa 6,7 milioni lavoratori hanno usufruito della cassa integrazione Covid.

Partiranno, tra qualche mese, verifiche e controlli sui trattamenti autorizzati ed erogati nel 2020 e 2021. Una mole di lavoro senza precedenti per l’INPS che necessita di personale specializzato.

Tridico si è appellato alla politica: negli ultimi anni, sono andati in pensione 250 impiegati mai sostituiti, è necessario assumere nuovi ispettori. Serve anche formazione per i dipendenti in servizio.