Per le pensioni news uomini e donne, ecco l’odiosa ma reale disuguaglianza di genere. Perché continua ad esserci un’ampia disparità tra gli assegni INPS dei lavoratori e quelli delle lavoratrici. Con la conferma in merito che arriva proprio dagli ultimissimi dati sui flussi pensionistici dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.

Nel dettaglio, su dati INPS dei primi sei mesi del 2021, la pensione media dagli uomini si attesta a 1.429 euro rispetto ai 931 euro medi della pensione delle donne.

Lo scarto, o se si vuole la disuguaglianza di genere, è pari quindi a ben 498 euro. Con questo divario che, inoltre, è aumentato di 33 euro circa rispetto ai dati di fine 2020.

Pensioni news uomini e donne, ecco l’odiosa ma reale disuguaglianza di genere

La colpa, per questo divario, non è chiaramente in capo all’INPS. Che, per calcolare l’importo degli assegni pensionistici, non fa altro che applicare le leggi in vigore. Ma deriva, prima di tutto, dalla disuguaglianza di genere sulle retribuzioni tra gli uomini e le donne.

E poi c’è l’ulteriore fattore rappresentato dal fatto che mediamente le donne rispetto agli uomini maturano un minor numero di anni di contribuzione. In quanto spesso devono conciliare il tempo dedicato al lavoro con quello necessario per prendersi cura della famiglia.

Senza considerare i dati disaggregati per le pensioni news uomini e donne, nel periodo da gennaio a giugno 2021, l’INPS ha erogato per le pensioni un importo medio pari a 1.155 euro mensili. Importo medio che schizza a 1.979 euro mensili se si considerano solo i pensionati dipendenti pubblici.

Importi pensioni INPS gennaio-giugno 2021, dai lavoratori dipendenti ai parasubordinati

Con decorrenza il primo semestre del 2021, le nuove pensioni tra Fondo lavoratori dipendenti e gestioni lavoratori autonomi, sono state quasi 300.000. Precisamente 177.414 pensioni per il Fondo lavoratori dipendenti. E 121.768 pensioni considerando tutte le gestioni che sono riconducibili ai lavoratori autonomi.

Con un assegno mensile medio erogato che è stato pari a 822 euro. Rispetto ad una media di 417 euro, nello stesso periodo, per gli assegni sociali. Mentre per i trattamenti previdenziali dei lavoratori parasubordinati l’assegno medio crolla a soli 282 euro.