Allarme Cisl sul calcolo pensioni: gli assegni mensili perderanno fino a 500 euro a causa della mancata rivalutazione degli assegni all’inflazione per le pensioni superiori a tre volte il minimo. Un problema che potrebbe interessare, salvo interventi correttivi, pensioni nette di 1.600, 1.700 e 1.900 euro. Quanto pesa sulla pensione?

Leggi anche:

Taglio pensioni dal 2019: chi rischia di subirlo

Mancata rivalutazione: quanto si perde sull’assegno mensile?

I dati che sono contenuti nelle pagine del rapporto Fnp-Cisl hanno evidenziato una trattenuta di 4,67 euro nel 2019 per assegni pensione fino a 1600 euro nette mensili (corrispondenti ad un lordo di circa 2.100 euro).

Dal prossimo anno la perdita salirà a 10,74 euro al mese fino ad arrivare a a 20,51 nel 2021. A conti fatti, quindi, chi è titolare di una pensione fino a 1.600 euro, nel triennio 2019-2021 farà a meno di 467 euro e, a partire da ciascun anno successivo, meno 267 euro.

Più sale l’importo dell’assegno e più la perdita si fa consistente. Chi percepisce una pensione netta di 1700 euro (2.300 euro lorde) ha perso nell’anno in corso 4,96 euro, che diventeranno 11,50 euro nel 2020 e poi  21,76 nel 2021. Nel complesso, nel triennio 2019-2021 la perdita sarà di 496 euro e per ogni anno successivo di 283 euro.