Presentazione modello Red rinviato ancora. A causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria, la dichiarazione dei redditi da lavoro dei pensionati slitta al 8 giugno 2020.

Ci sarà quindi più tempo per la presentazione dei modelli Red all’Inps per presentare la dichiarazione dei redditi percepiti nel 2018 dai pensionati, ivi compresi i solleciti per quelli percepiti nel 2017.

A spiegarlo è il messaggio numero 2232 del 28 maggio 2020 con il quale si sposta la data di scadenza – fissata ogni anno per l’ultimo giorno del mese di febbraio e poi rinviata già due volte quest’anno a causa del coronavirus – al 8 giugno per la presentazione del modello Red Inps (“Dichiarazione Reddituale – Red Semplificato”) per i pensionati.

Lo slittamento si rende necessario – si legge nel messaggio – a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria nazionale per coronavirus.

Modalità di presentazione del modello Red Inps

Si avrà quindi ancora una settimana di tempo per presentare la dichiarazione, soprattutto per coloro che non possono farlo online direttamente dal sito Inps. Si ricorda, infatti, che in alternativa al canale telematico, la dichiarazione reddituale potrà essere presentata direttamente agli sportelli territoriali Inps, prendendo contatti con il Contact Center Inps al numero verde 803 164 (da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile), oppure rivolgendosi ai CAF che svolgeranno la pratica gratuitamente fornendo anche adeguata assistenza sulla compilazione del modello. I redditi andranno dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute erariali per il lavoro autonomo e per quelli derivanti da reddito d’impresa. Per chi omette o si dimentica di trasmettere il modello Red è prevista una sanzione pari all’importo annuo della pensione percepita nell’anno cui si riferisce la dichiarazione reddituale.

Chi deve presentare il modello Red

L’Inps specifica dettagliatamente quali sono i soggetti che dovranno dichiarare se e quali redditi hanno percepito durante il periodo in cui hanno percepito anche la pensione.

Si tratta di:

  • pensionati che negli anni precedenti a quello oggetto di verifica non hanno avuto altri redditi oltre a quello da pensione (propri e, se previsto, dei familiari) se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata l’anno precedente;
  • i titolari di prestazioni collegate al reddito che non comunicano integralmente all’amministrazione finanziaria tutti i redditi influenti sulle prestazioni, perché non devono essere comunicati all’Agenzia delle Entrate con la dichiarazione dei redditi (modello 730 o REDDITI PF). Per esempio il lavoro dipendente prestato all’estero, gli interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e di altri titoli di Stato o i proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo d’imposta o sostitutiva dell’ IRPEF;
  • coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi e in possesso di redditi ulteriori a quelli da pensione. Per esempio coloro che hanno un reddito da pensione e un reddito da abitazione principale;
  • i titolari di alcune tipologie di redditi rilevanti ai fini previdenziali e che si dichiarano in maniera diversa ai fini fiscali all’Agenzia delle Entrate (modelli 730 o REDDITI PF), come per esempio, i redditi derivanti da collaborazione coordinata e continuativa o assimilati e lavoro autonomo, anche occasionale.

Chi non deve presentare il modello Red

Non devono invece presentare all’Inps la dichiarazione reddituale i pensionati residenti in Italia beneficiari delle prestazioni collegate al reddito che abbiano già dichiarato all’Agenzia delle Entrate (tramite modello 730 o Redditi PF) integralmente tutti i redditi (propri e se previsto dei familiari) che rilevano sulle prestazioni collegate al reddito in godimento. Sarà infatti l’Istituto ad acquisire le informazioni reddituali rilevanti per le prestazioni collegate al reddito direttamente dall’Agenzia delle Entrate o da altre banche dati delle pubbliche amministrazioni.