Al via la campagna Red anche per i titolari di pensioni italiane residenti all’estero. A partire dal mese di giugno 2022 l’Inps acquisirà i redditi prodotti all’estero dai pensionati italiani che vivono stabilmente oltre confine.

Lo precisa lo stesso Istituto di Previdenza con il messaggio numero 1997 del 10 maggio 2021 destinato appunto a chi percepisce pensioni all’estero. La campagna di accertamento reddituale, denominata RED 2002, è rivolta a color che hanno percepito redditi nel 2020.

Modello Red 2022 per pensioni degli italiani all’estero

La campagna di accertamento REDEST non è però rivolta a tutti i percettori di pensioni all’estero.

Secondo la legge, solo alcune prestazioni previdenziali di tipo assistenziale erogate dall’Inps sono soggette a controllo. Fra queste,  la pensione ai superstiti, l’assegno di invalidità e le pensioni con integrazione al minimo.

Queste rendite, come noto, sono condizionate alla capacità di reddito del beneficiario pertanto ogni anno l’Inps chiede di conoscere a tutti quale sia la condizione economica del titolare della prestazione, del coniuge e, in alcuni casi, dell’intero nucleo familiare.

I redditi da dichiarare

Come spiega l’Inps nella circolare, nel corso del mese di giugno 2022 saranno inviati i modelli cartacei REDEST ai pensionati residenti all’estero interessati alla Campagna REDEST 2022.

I patronati e i Consolati, al momento della consegna da parte dei pensionati dei modelli reddituali allegati alla lettera di richiesta, dovranno:

  • accertare l’identità personale del dichiarante;
  • ricevere i modelli REDEST 2022 opportunamente compilati e firmati;
  • verificare la conformità della documentazione presentata ai dati indicati nei modelli;
  • provvedere all’acquisizione dei dati attraverso il collegamento via internet con il sito web dell’INPS, secondo le indicazioni fornite nell’apposito manuale tecnico richiamabile attraverso la procedura di acquisizione.

I redditi da dichiarare nel modello REDEST 2022 sono:

  • redditi previdenziali italiani e esteri, come spiega l’Inps richiamando la normativa vigente, sono:
  • redditi da lavoro;
  • proventi immobiliari con esclusione della casa di abitazione;
  • redditi a carattere assistenziale.