Tra le ipotesi per aiutare chi vive con la pensione minima a superare questo difficile periodo, rispunta anche la proposta di aumentare gli importi degli assegni a 780 euro.

Fare spesa ai tempi del Coronavirus: meno di 780 euro non bastano?

L’emergenza coronavirus sta mettendo in difficoltà moltissime famiglie. Oggi fare spesa diventa più difficile. Impossibile non pensare anche ai pensionati che prendono intorno ai 500 euro di pensione. Sono molti in Italia a doversi accontentare della pensione minima.

I sindacati hanno chiesto un intervento al governo per aumentare l’importo della pensione minima: l’ipotesi più gettonata è quella di ritoccare il trattamento minimo facendolo passare dai 515,07€ attuali ad almeno 780,00€. La stima di quello che serve per sopravvivere del resto è la stessa che ha costituito la base per il calcolo del reddito e della pensione di cittadinanza.

L’importo della pensione minima dovrebbe essere adeguato al costo della vita quindi non è da escludere che il governo tenga conto della situazione attuale anche se, ci preme dirlo per non illudere nessuno che ad oggi si trovi in questa situazione, per il momento si tratta solo di ipotesi e non ci sono decisioni ufficiali in questo senso.

Del resto ora l’esecutivo è impegnato a far fronte all’emergenza dei lavoratori colpiti dal lockdown generale quindi, realisticamente, è difficile aspettarsi soluzioni immediate. Una strada percorribile potrebbe passare per l’estensione della platea dei beneficiari delle detrazioni fiscali.

Spunta anche l’ipotesi della rivalutazione piena delle pensioni ripristinando la legge 388/2000 nel 2021, senza attendere il 2022.

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