
L’allerta coronavirus avrà ripercussioni anche sul pagamento delle pensioni di marzo? In molti, nella zona rossa e non solo, temono ritardi nei pagamenti. Inoltre, chi va a riscuotere direttamente di persona la pensione in banca o alle poste si chiede se, per evitare luoghi affollati, non sia preferibile e possibile optare, eventualmente solo per questo primo periodo, per l’accredito diretto sul conto tramite rid.
Pagamento pensioni marzo 2020: effetto coronavirus e rischio ritardi?
Partiamo ricordando la regola generale contenuta nel calendario Inps per il pagamento pensioni: l’erogazione è prevista per il primo giorno bancabile del mese quindi, in questo caso, per tutti lunedì 2 marzo visto che l’1 cade di domenica. Premettiamo inoltre che Poste Italiane non ha reso noti ritardi o procedure particolari nei Comuni in quarantena (ricordiamo che questi ultimi sono undici ovvero: Casalpusterlengo, Codogno, Castiglione d’Adda, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova, Castelgerundo, San Fiorano e Vò, tutti in Lombardia o Veneto).
In queste aree anche gli uffici postali sono chiusi ma, con buona probabilità, l’ordinanza terminerà proprio lunedì quindi in concomitanza con il pagamento delle pensioni di marzo 2020.A livello nazionale quindi non cambia nulla e, salvo aggiornamenti, gli uffici postali funzioneranno regolarmente in tutta Italia lunedì. Peraltro il cedolino pensione Inps può essere consultato regolarmente online.