Le donne sono più povere degli uomini, almeno per quel che riguarda la pensione e a dirlo sono i dati dell’Istat riferiti all’anno 2016.

La maggioranza dei pensionati, lo scorso anno, erano donne (52,7% del totale) ma le pensioni percepite mensilmente dalla popolazione femminile sono sensibilmente più basse rispetto a quelle maschili: 1137 euro contro 1592 euro di media.

Si parla, quindi, di 455 euro al mese. Tra le donne, inoltre, il 47,6% del totale ha redditi che non arrivano a 1000 euro mentre la quota delle pensioni degli uomini che non arrivano a quella cifra è il 29,6%.

Sempre tra le donne, sottolinea il rapporto dell’Istat, 16 ogni 100 non percepiscono alcun reddito da pensione (tra gli uomini su ogni 100 solo 3 non percepiscono pensione) se si escludono “i percettori di sole pensioni ai superstiti, per le donne il tasso di copertura scende al 74% con un gap di genere che sale a 23 punti percentuali”.

Donne pensionate e povertà

“L’85% delle famiglie monoparentali in condizione di povertà assoluta ha come persona di riferimento una donna. Per questa tipologia familiare – spiega il presidente dell’Istat – l’incidenza della povertà assoluta risulta in crescita, passando dal 6,7% del 2015 all’8,1% del 2016. Peggiori condizioni sono osservate generalmente in famiglie con almeno un figlio minore (l’incidenza è stata del 9,3%); tra le famiglie che hanno come persona di riferimento una madre single con almeno un figlio minore: l’incidenza assoluta della povertà era del 10,7% e l’intensità del 14,9%. Più di una donna straniera su quattro è in condizione di povertà assoluta (26,6%) un dato in crescita rispetto al 21,2% del 2014” spiega Giorgio Alleva, presidente Istat.