Raffica di avvisi bonari per contributi pensione in arrivo dall’Inps. Artigiani e commercianti che non hanno versato per tempo i contributi dovuti nel 2020 dovranno presto mettersi in regola con gli obblighi di legge.

Nel mirino ci sono migliaia di iscritti alla gestione Artigiani e Commercianti che non hanno versato le rate relative al primo e secondo trimestre 2020, scaduti rispettivamente a maggio e ad agosto. Si tratta di contributi previdenziali riservati ai lavoratori iscritti alle rispettive gestioni Inps.

Avvisi bonari per artigiani e commercianti

A informare i contribuenti e l’Inps con il messaggio numero 3467 del 13 ottobre 2021 con il quale si precisa anche quali sono le modalità di consultazione degli avvisi bonari.

L’Istituto ricorda inoltre che l’avviso bonario è un avvertimento ad adempiere e non una cartella esattoriale.

Gli avvisi bonari generalmente sono inviati dall’Inps agli iscritti presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Con essi si ricorda l’appuntamento trimestrale con il versamento dei contributi obbligatori. Passaggio propedeutico prima dell’emissione dell’avviso di addebito con valore di titolo esecutivo.

L’avviso bonario inviato al contribuente non è altro che un promemoria, un “avviso” per l’appunto, che ricorda quali sono gli adempimenti da compiere o i pagamenti scaduti e non ancor a incassati

Come consultare gli importi da versare

Gli avvisi bonari – spiega l’Inps – sono a disposizione dei contribuenti all’interno del Cassetto previdenziale per artigiani e commercianti. Il percorso da seguire sul sito Inps è:

Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti – Posizione Assicurativa – Avvisi Bonari

Contestualmente viene inviata una e-mail di alert ai titolari della posizione contributiva e ai loro intermediari che abbiano fornito, tramite il Cassetto previdenziale, il proprio indirizzo di posta elettronica.

Dal momento della ricezione dell’avviso, si hanno 30 giorni di tempo per regolarizzare la posizione evitando di incorrere in sanzioni e fastidiose azioni di recupero.

Qualora il versamento fosse già avvenuto è però opportuno darne prova all’Inps inviando comunicazione e ricevuta di pagamento.