Per le pensioni di giugno sono in arrivi alcuni importanti aumenti. I pensionati possono già controllare sul sito Inps l’elaborazione del cedolino in pagamento il 1 giugno 2022 accedendo con le proprie credenziali digitali.

Agli aumenti sulle pensioni di giugno seguirà poi anche un altro incremento, previsto per luglio. Si tratta del bonus da 200 euro che il governo ha stanziato con il decreto Aiuti, anche se non spetterà a tutti, ma solo a coloro che hanno redditi inferiori a 35 mila euro.

Pensioni, gli aumenti di giugno

Sostanzialmente il più importante aumento di giugno riguarda il pagamento della rivalutazione dell’assegno in base a quanto stabilito dal Ministero dell’Economia. Detta rivalutazione, determinata sulla scorta dei dati di inflazione rilevati dall’Istat, corrisponde al 1,9% dell’importo.

A oggi, in base alla legge vigente, la rivalutazione delle pensioni per il 2022 è la seguente:

  • 1,90% fino a 2.6062,32 euro al mese;
  • 1,73% da 20.60,33 e 2.577,90 euro al mese;
  • 1,47% da 2.577,91 euro al mese in su.

Gli aumenti, però, per ora sono corrisposti nella misura del 1,70%. La restante parte (0,20%) sarà riconosciuta ai pensionati solo a gennaio con i conguagli relativi a tutto il 2022. Questo perché il pagamento delle rivalutazioni sulle pensioni necessita di ulteriori stanziamenti a bilancio che arriveranno con la finanziaria 2023.

Le trattenute Irpef e le addizionali

Sul cedolino della pensione di giugno incide però anche un altro aumento, in senso negativo. Quello relativo alle addizionali comunali e regionali. Si tratta di imposte aggiuntive destinate alle Regioni e ai Comuni. L’aliquota varia in base al luogo di residenza.

L’importo è commisurato al livello di reddito: più è alta la pensione, maggiore è il prelievo delle addizionali. Poi ogni Regione e Comune fissa le percentuali di prelievo: un residente in Piemonte, ad esempio, paga una addizionale Irpef pari al 2,13%, mentre in Lombardia lo stesso pensionato si vede addebitare imposte aggiuntive per 1,58%.

Lo stesso vale per i Comuni.

Un pensionato residente a Milano paga una addizionale Irpef dello 0,8%, mentre a Roma la stessa imposta è dello 0,9%.