Pensioni in aumento a ottobre. Non solo grazie all’anticipo della rivalutazione 2023, così come prevista dal decreto Aiuti bis, ma anche per effetto dello sconto contributivo per i lavoratori dipendenti.

Una misura che, nella sostanza, prevede più soldi in busta paga per coloro che non superano i 35 mila euro di redditi. Ma senza effetti sulla pensione futura. In pratica si paga meno per avere la stessa rendita.

Aumentano pensioni e sgravi contributivi

Lo prevede il decreto Aiuti bis e lo conferma l’Inps con il messaggio n. 3499 del  26 settembre 2022 che recepisce le novità del decreto Aiuti bis.

Un intervento a favore di chi non supera i 35 mila euro di reddito all’anno. O meglio, 2.692 euro al mese di pensione lorda.

La misura è temporanea e interessa solo un periodo limitato, da luglio a dicembre 2022. Nel dettaglio, la riduzione dei contributi riguarda tutti i rapporti di lavoro subordinato instaurati nel 2022 e parte dal 1 gennaio per terminare fino al 31 dicembre 2022. Fino al 30 giugno 2022 vale lo 0,8%, mentre dal 1 luglio fino al 31 dicembre sale al 2%.

Il beneficio è applicato direttamente dal datore di lavoro alla busta paga e non comporta alcuna penalizzazione sulle pensioni (l’aliquota di computo per la previdenza obbligatoria resta invariata).

L’esonero dei contributi – spiega l’Inps – è riconosciuto solo sulla quota IVS a carico dei lavoratori, a condizione che la retribuzione imponibile non superi i 2.692 euro al mese su tredici mensilità. Il bonus spetta anche sulla tredicesima di pensione che sarà pagata a dicembre.

Sono esclusi dall’esonero dal versamento contributi i datori di lavoro domestico. Per i quali il quadro normativo in vigore già prevede l’applicazione di aliquote previdenziali in misura ridotta rispetto all’aliquota contributiva ordinaria.

Effetto sulle rendite future

Come detto, la riduzione dell’aliquota dei contributi da versare non avrà alcun effetto sull’importo delle pensioni future.

L’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche (33% della retribuzione pensionabile) non subisce, infatti, alcuna variazione.

Nello specifico, per i dipendenti del settore privato l’aliquota contributiva scende dal 9,19% al 7,19%. Per quelli del settore pubblico impiego, invece, scende dall’8,8% al 6,8%. E’ cumulabile con eventuali altri incentivi applicabili nei limiti della contribuzione dovuta.

Come detto, lo sconto riguarda solo i lavoratori con una retribuzione mensile non superiore a 2.692 euro. Coloro che percepiscono stipendi più alti non beneficiano del bonus contributivo per il 2022.

Ricordiamo che con le pensioni di ottobre sono stati corrisposti anche gli aumenti previsti dal decreto Aiuti bis. Esso stabilisce un incremento del 2% a partire dal mese di ottobre per gli assegni fino a 2.692 euro lordi al mese.

pen·sió·ne

pensions


sostantivo

board, pension, guest-house, boarding house, house, superannuation, board and lodging, annuity