Parte la seconda fase dei controlli sulle pensioni all’estero: ecco le destinazioni nel mirino delle verifiche Inps.

L’Inps con messaggio n. 1527/2018 ha comunicato l’avvio di una seconda fase di controlli sulle pensioni all’estero volto a verificare l’esistenza in vita dei pensionati che si sono trasferiti fuori dall’Italia. La lista delle destinazioni dei pensionati all’estero soggette ai controlli Inps annunciati include Sud America, Centro America, Nord America, Asia ed Estremo Oriente, Est Europa e Paesi Scandinavi.

E’ stata la Citybank a fornire i nominativi dei soggetti sotto controllo. Vi rientrano:
– beneficiari di pensioni di nuova liquidazione non compresi nella prima fase dell’accertamento;
– soggetti esclusi dalla precedente fase della verifica in quanto residenti nelle sopra indicate aree geografiche non comprese nel primo blocco dell’accertamento (ad esempio il Brasile) e poi trasferitisi in Paesi oggetto di controllo nella prima fase (come la Francia per esempio).
Dal database sono stati però tolti i nominativi dei pensionati che hanno trasferito il domicilio dopo un primo controllo nelle fasi precedenti.

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Pensionati all’estero e accertamento in vita: come funzionano i controlli

I pensionati che ricevono i moduli standard dovranno compilarli e farli controfirmare da un testimone. I moduli andranno poi inviati, insieme alla documentazione comprovante, alla casella postale “PO Box 4873 Worthing BN99 3BG, United Kingdom”. Allo stesso indirizzo si potranno inviare anche certificazioni di esistenza in vita emesse da Enti pubblici locali purché riconosciute per legge.
La scadenza per l’invio dei moduli è fissata ai primi giorni di luglio 2018: questo, spiega l’Inps “al fine di assicurare ai pensionati un lasso di tempo adeguato per adempiere all’onere di produrre la prova di esistenza in vita”.

Controlli Inps pensionati all’estero: cosa succede se non si prova l’esistenza in vita

Che cosa succede se il pensionato all’estero non rispetta la procedura sopra descritta entro la scadenza di luglio 2018? In questo caso la pensione di agosto 2018 potrà essere riscossa solo in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di Residenza.

Se l’assegno non viene riscosso entro il 19 di agosto, l’erogazione della pensione all’estero sarà sospesa dalla rata successiva (settembre 2018).