In pensione a 61 anni con 35 di contributi. E’ questa la richiesta degli insegnanti al Parlamento attraverso alcuni emendamenti presentati dal sindacato autonomo Anief alla legge di bilancio 2022.

Il lavoro dell’insegnante è sicuramente fra i più logoranti e usuranti del mondo del lavoro. E la recente revisione della lista lavori usuranti, prevede purtroppo l’inclusione della sola categoria dei maestri ed educatori lasciando fuori i docenti.

Pensioni 2022, insegnanti a casa a 61 anni

La fine di quota 100 porterà inevitabilmente a un blocco delle uscite dal mondo della scuola.

Con il conseguente risultato che il ricambio del corpo docente subirà un improvviso stop.

Un bel guaio se si considera che il corpo docente italiano è fra i più anziani del mondo con una età media che sfiora i 54 anni di età. Dice in proposito Marcello Pacifico, presidente del Anief:

“è necessario allargare il carattere della gravosità della professione docente a tutti gli ordini di scuola, non fermandosi alla scuola dell’infanzia e primaria”.

Una valida alternativa potrebbe essere quella di allargare il sistema pensionasti riservato ai militari e forze dell’ordine anche agli insegnati con uscita a 61 anni di età e 35 di contributi versati.

Quota 96 per gli insegnanti

In proposito esisteva già la possibilità di andare in pensione a 60-61 anni di età con 36-35 di contributi, ma poi la riforma Fornero ha modificato la legge e anche i docenti sono ricaduti nel sistema di pensionamento ordinario.

Basterebbe quindi ripristinare quella legge (quota 96) – dice Pacifico – per risolvere il problema delle pensioni dei docenti. Soprattutto per ridare impulso al turn over e svecchiare la scuola.

non si possono tenere in servizio per 40 anni delle persone a svolgere la stessa professione, mentre il burnout avanza andando a determinare disturbi per la salute che poi sfociano in patologie, purtroppo non di rado anche maligne”.

Negli altri Paesi Ocse i docenti possono lasciare la cattedra prima che in Italia.

Solo grazie a quota 100 si è avuta la possibilità di allineare la finestra di uscita col resto del mondo. Ma dal 2022 questa opzione non esisterà più.