Gentile Signora, vorrei porle il mio quesito: mio marito autotrasportatore in proprio, ha 64 anni e 2110 contributi maturati al 31 03 2017 ha iniziato la sua attività’ il 01 09 1976 appartiene alla categoria dei lavori particolarmente gravosi? Quando potrà’ andare in pensione? Grazie se sarà cosi’ gentile nel darmi una risposta.

Pensione lavoro come camionista: questa tipologia di lavoro rientra nel lavoro gravoso. Questo si distingue da quello usurante, che porta come beneficio la possibilità di pensionamento con 63 anni di età e almeno 36 anni di contributi versati e, in alcuni casi, con la quota 41.

I lavoratori gravosi per accedere al beneficio del pensionamento anticipata devono aver svolto 6 degli ultimi 7 anni lavorativi e hanno almeno 36 anni di contributi.

Rientrano in questa categoria i seguenti lavoratori:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru, di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
  • personale non qualificato addetto a servizi di pulizia;
  • facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori rifiuti.

Pensione: lavoro usurante o gravoso, il camionista come va considerato? | La Redazione risponde

Pensione anticipata

La legge di stabilità 2017 ha introdotto alcune importanti novità relative all’età per andare in pensione. E’ stato introdotto un nuovo meccanismo, l’ APE, che interessa i lavoratori che compiono 63 anni (dipendenti pubblici, privati e autonomi) a partire dal mese di maggio 2017. Questi avranno la possibilità di anticipare, fino a un massimo di tre anni e sette mesi, rispetto all’età attualmente prevista, l’uscita dal mondo del lavoro.
Attualmente, l’età per andare in pensione è fissata:

  • 66 anni e sette mesi per gli uomini e le donne che lavorano nel settore pubblico;
  • 65 anni e 7 mesi per le donne dipendenti del settore privato;
  • 66 anni e 1 mese per le donne lavoratrici autonome.

L’età pensionabile subirà un aumento già dall’anno prossimo, per chiarimenti leggi: Pensione, uscita a 67 anni, Ape social e Quota 41, le ultime news ad oggi 17 luglio.

Età pensionabile

Con la legge di bilancio 2017 è stato previsto, in sintesi, che:

  • tutti i lavoratori hanno la possibilità di anticipare l’età della pensione fino a un massimo di 3 anni e 7 mesi.

La scelta di andare in pensione prima, porta delle penalizzazioni, l’assegno pensionistico sarà ridotto rispetto a quello che  si sarebbe dovuto ottenere nei termini regolari. L’assegno pensionistico si riceve in anticipo, ma bisogna fare un prestito con gli istituti finanziari privati e controllato/ gestito dall’INPS.

Pensione anticipata e prestito pensionistico

Dall’assegno di pensione “regolare” viene detratta la rata di restituzione del prestito.
Il taglio della pensione dovrebbe aggirarsi intorno al 4 – 5 per cento dell’importo mensile , per tutto il periodo del prestito.

Verifica dei requisiti

Il nostro consiglio è di rivolgersi ad un Patronato, che prima di fare qualsiasi pratica faccia un controllo della posizione contributiva. Il controllo è gratuito.

Pensione: test online per Ape social e Pensione Precoci

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