La pensione di reversibilità spetta solo se il defunto era un lavoratore o un pensionato. Spetta al coniuge e ai figli che sono a carico fino a 18 anni, nel caso di figlio disabile spetta sempre possessore di indennità di accompagnamento.

Pensione reversibilità: i requisiti contributivi

La pensione indiretta potrà essere percepita solo se il lavoratore defunto poteva vantare nei cinque anni prima del decesso, almeno  780 settimane di contributi o 260 settimane di contributi di cui almeno 156 settimane nei 5 anni precedenti la data del decesso.

Se il lavoratore non si trova in questa situazione, viene riconosciuto al coniuge un bonus chiamato indennità di morte, una tantum, che sarà calcolato sul montante dei contributi effettivamente versati dall’assicurato.

La pensione supplementare di reversibilità non è automatica, bisogna fare apposita domanda all’Inps. La domanda dovrà essere inviata telematicamente tramite il portale dell’Inps oppure tramite patronati abilitati alla trasmissione.

Pensione di reversibilità, quando spetta e come chiederla