Buongiorno,  sono stata riconosciuta invalida civile all’ 80/100. Percepisco una pensione di invalidità di 289 euro al mese ed ero a carico di mia madre che è venuta a mancare il 27 luglio di quest’anno. Mia madre era pensionata da lavoro dipendente pubblico. Con l’80/100 di invalidità ho diritto alla reversibilità di mia madre non avendo altri redditi oltre all’ assegno di invalidità di cui sopra?

 

Ne caso in cui ricorrano determinate condizioni i familiari superstiti in caso di morte del pensionato hanno diritto ad una quota della sua pensione, la cosiddetta pensione di reversibilità che riconosce una quota della pensione del deceduto a coniuge, figli, genitori, sorelle e fratelli quando ne ricorrano i diritti.

Il primo beneficiario delle pensione di reversibilità è i coniuge superstite e dal 5 giugno 2016 ha diritto alla pensione ai superstiti anche il componente superstite dell’unione civile.

I figli del deceduto hanno diritto ad una quota della pensione solo in determinate e specifiche circostanze, vediamo quali.

Pensioni reversibilità ai figli: quando spetta?

I figli hanno diritto ad una quota della pensione del proprio genitore deceduto solo e soltanto nelle seguenti casistiche:

  • se non hanno superato i 18 anni di età
  • se non hanno superato i 21 anni di età, siano studenti e siano a carico del genitore deceduto, in caso di frequenza di scuola media o superiore
  • fino a 26 anni se sono a carico del genitore al momento del decesso e sono studenti universitari
  • indipendentemente dall’età se sono riconosciuti inabili al lavoro e sono a carico del genitore al momento del decesso

In conclusione

Nel suo caso, quindi, non essendo minorenne, studentessa universitaria con età inferiore ai 26 anni, non essendo riconosciuta inabile al lavoro (richiesta invalidità del 100%) ma invalida civile all’80% e a carico a sua madre al momento del decesso non le spetta nessuna quota della pensione di reversibilità del suo genitore deceduto anche se il suo reddito è molto basso.

La pensione di reversibilità, infatti, non viene riconosciuta in base al reddito ma in base ai rapporti di dipendenza nei confronti dei dante causa deceduto.