Quando una persona muore, se è pensionato, lascia al coniuge superstite una parte della sua pensione. Si chiama pensione di reversibilità. La misura è a tutela del coniuge naturalmente. O di altri familiari nel caso in cui siano in determinate condizioni e abbiano determinate problematiche di salute, economiche o siano minorenni. La scelta dell’INPS di andare sempre più verso la digitalizzazione dei servizi e la semplificazione delle procedure riguarda molte misure. Tra queste anche la pensione di reversibilità. Che adesso diventa più facile per diverse ragioni.

In primo luogo l’INPS immediatamente dopo il decesso di un pensionato, avvisa il coniuge che deve presentare domanda di reversibilità. E poi avvisa il superstite che può presentare domanda comodamente da solo e da casa propria. Naturalmente sia gli avvisi che le procedure non possono fare a meno dello SPID. La risposta al quesito della nostra lettrice parte proprio da questo.

“Buonasera, da 20 giorni ho perso mio marito per un male incurabile. Mio marito era pensionato come lo sono anche io. Ho ricevuto un messaggio strano dall’INPS, con cui mi avvisavano che avrei dovuto presentare la domanda di reversibilità in versione precompilata. Ho già sentito parlare di modello 730 precompilato, di ISEE precompilato, ma mai di una domanda di pensione precompilata. Voi cosa ne sapete? Premetto che non riesco più a trovare quel messaggio che se non erro mi è arrivato qualche giorno dopo il sopraggiunto decesso del mio povero marito.”

Per la vedova pensione di reversibilità precompilata, ecco come fare con lo SPID

Senza voler entrare nel merito dei requisiti utili alla pensione di reversibilità e delle platee dei potenziali aventi diritto alla pensione ai superstiti, su quanto ci chiede la nostra lettrice abbiamo le idee chiare. Infatti il messaggio a cui essa fa riferimento fa parte di quelle nuove procedure di semplificazione che l’INPS adotta.

Procedure semplificate sul rapporto tra cittadini e INPS stesso. In pratica, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Italiano non fa altro che comunicare, pochi giorni dopo il decesso, al superstite, che è disponibile la procedura per le istanze di pensione di reversibilità.

La comunicazione arriva a soggetti che sono in possesso di SPID e che hanno provveduto in passato a registrare i dati di contatto sul portale istituzionale dell’Istituto. Con il messaggio, l’INPS avvisa il superstite che può presentare subito la domanda di reversibilità, per godere del diritto di ricevere la pensione del deceduto. In genere per una percentuale del 60% se trattasi di coniuge superstite. Inoltre segnala al diretto interessato che nell’area personale del sito, c’è già tutta la procedura telematica disponibile e in versione precompilata.

La procedura telematica per la pensione di reversibilità precompilata

Accedendo all’area riservata ai servizi del cittadino (cd My Inps), area accessibile con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), l’interessato ha tra le notifiche, oltre alle disposizioni di pagamento e magari alla segnalazione di inizio campagna RED, anche la notifica sulla pensione di reversibilità. Cliccando su questa notifica si apre la procedura guidata e soprattutto precompilata. La prima parte è dedicata ai dati del defunto, tutti precompilati compresa la data del decesso. Il superstite deve solo aggiungere la data del matrimonio, il proprio codice fiscale e spuntare la casella dove si dichiara che non erano sopraggiunte sentenze di divorzio o separazione.

La seconda parte, sempre precompilata, riguarda la pensione di cui godeva in vita il defunto. Bisogna segnalare l’IBAN che deve essere quello del superstite, oltre a segnalare se esistono o meno altri soggetti che hanno diritto alla pensione di reversibilità del defunto. Sull’IBAN va precisato che nel caso in cui sia presente un IBAN intestato a entrambi i soggetti interessati, cioè deceduto e superstite, occorre correre ai ripari e cancellare il defunto dal Conto Corrente, sia bancario che eventualmente postale.

La procedura classica tramite patronato

La procedura continua con la conferma dei dati pre-inseriti del superstite. E anche dei dati riguardanti la tutela giuridica, i redditi, lo stato di famiglia. Inoltre va confermata la documentazione attinente lavori all’estero o meno. Alla fine della procedura precompilata, il sistema genera la possibilità di inviare la domanda con assegnazione del numero di protocollo e con il rilascio della ricevuta di avvenuta presentazione della domanda di reversibilità. Naturalmente non viene meno la facoltà del superstite di chiedere la pensione di reversibilità con il canale che potremmo definire ordinario.

Parliamo del canale del patronato. Strutture idonee ad assistere il superstite nell’espletamento della pratica. Una soluzione che oltre a essere indicata e ideale per i non meccanizzati lo è per altre ovvie ragioni. Lo è per esempio per i soggetti che non hanno modalità di accesso all’area riservata dell’INPS. Ma lo è anche per chi vuole stare tranquillo sulla bontà della pratica. La versione precompilata telematica comunque resta una valida alternativa per chi non vuole godere dei servizi di questi soggetti autorizzati, dietro delega, a operare per nome e per conto dei diretti interessati.