Buonasera ,
sono un lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato, sono nato nel 1962 ed ho iniziato a versare contributi a partire dal Dicembre 1977, quindi attualmente ho circa 41 anni e 5 mesi di contributi versati; qualora mi si prospetti un licenziamento da parte dell’azienda , potrei già avere i requisiti per andare in pensione? Non faccio parte di una categoria di lavoratori usuranti , al limite sarei “solo” un disoccupato.
Grazie per una sua eventuale risposta.
Cordialmente

Pensione quota 41 disoccupati

Non avendo mansione da gravoso e usurante, come precoce può accedere alla quota 41 come disoccupato ma rispettando i requisiti richiesti a tale categoria tutelata.

I disoccupati precoci, infatti, possono accedere alla quota 41 solo se hanno perso involontariamente in lavoro a seguito di licenziamento, una volta terminata la fruizione di tutta l’indennità di disoccupazione spettante e trascorsi 3 mesi dal termine della Naspi.

Nel suo caso, quindi, se la Naspi a seguito di licenziamento dovesse durare 24 mesi, a cui poi dovrebbe aggiungere anche i 3 mesi di attesa per accedere alla quota 41, l’attesa, dopo il licenziamento per pensionarsi, sarebbe di 27 mesi. Non potrebbe accedere subito, quindi, pur avendo i requisiti contributivi.

Avendo già 41 anni e 5 mesi di contributi, invece, molto più veloce l’accesso alla pensione con l’anticipata con requisiti Fornero che per gli uomini richiede 42 anni e 10 mesi di contributi. In questo caso, pur da “licenziato” potrebbe fruire della Naspi fino alla maturazione del requisito d’accesso alla pensione (ipoteticamente ad oggi, 1 anno e 5 mesi) a cui aggiungere i 3 mesi di attesa per la decorrenza della pensione (in cui potrebbe continuare, in ogni caso, a fruire della Naspi), accedendo alla pensione, di conseguenze tra 20 mesi.

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