Possono accedere alla quota 41 indipendentemente dall’età anagrafica, i lavoratori che hanno almeno un anno di contributi maturato prima del compimento del 19° anno di età, hanno maturato un’anzianità contributiva di 41 anni e si trovano nelle 4 categorie di tutela previste dalla normativa vigente. Tra le categorie di tutela i lavoratori dipendenti e autonomi che assistono almeno da sei mesi il familiare con handicap grave. Il familiare da assistere si configura il coniuge o un parente di primo grado. È richiesta la convivenza con il familiare disabile.

Pensione Quota 41: il quesito di un lettore

Buongiorno, io ho la legge 104 per mio padre ho iniziato a lavorare a 16 anni, il 01-12-2019 farò 41 anni di contributi. Però ho la residenza diversa di mio padre per fruire della pensione anticipata devo avere almeno da 6 mesi la stessa residenza di mio padre lui abita a N. io a L. E cosa comporta il cambio di residenza dei disagi. Grazie.

Pensione Quota 41 ed effetti del cambio di residenza

Gli effetti del cambio di residenza, sono molteplici, ad esempio le notifiche delle raccomandate al vecchio indirizzo, saranno considerate nulle e quindi non hanno effetto. Dal punto di vista fiscale, cambiando la residenza se nel vecchio nucleo familiare si hanno dei familiari a carico, si perde il diritto. Inoltre, bisogna considerare anche l’aspetto fiscale, se si possiede una casa di proprietà, a livello di tributi e di utenze sarà considerata come seconda casa.

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