Pensione Quota 100  o Ape sociale, quale misura conviene per chi ha entrambi i requisiti? Il quesito di una nostra lettrice:

Buonasera, sono un’ insegnante caregiver che a marzo 2019 compirà 63 anni e 36 di contributi. Alla luce del decretone, potrei chiedere quest’anno l’ape social, ma usufruendo dei due anni di congedo per assistenza (precisamente mi restano 23 mesi) potrei andare in pensione con la Quota 100 nel 2021. Il mio quesito è questo: cosa è più conveniente economicamente? Aspetto una Sua risposta per prendere una mia decisione. Grazie per questa rubrica che seguo con interesse per la vostra competenza. Distinti saluti.

Pensione Quota 100: requisiti

La pensione quota 100 ha i seguenti requisiti: 62 anni di età anagrafica e minimo 38 anni di contributi, possono accedervi tutti coloro che hanno raggiunto i requisiti, non sono previste categorie di tutela.

Valida per tre anni dal 2019 al 2021, non prevede limiti e penalizzazioni. L’unico divieto è rappresentato dalla non cumulabilità lavorativa, tranne per il lavoro occasionale per un massimo di 5.000 euro annui. E’ possibile raggiungere il requisito contributivo con il cumulo gratuito, per i dipendenti che hanno versato i contributi in varie casse previdenziali. Previste finestre di uscita diverse tra dipendenti privati, pubblici e comparto scuola, ed esattamente:

  • il 1° aprile per i dipendenti privati che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018, successivamente dovranno attendere 3 mesi dalla maturazione dei requisiti;
  • il 1° agosto per i dipendenti pubblici che hanno maturato i requisiti entro il 31 marzo 2019, successivamente dovranno attendere 6 mesi dalla maturazione dei requisiti e dovranno inoltrare alle amministrazioni, un preavviso di sei mesi;
  • il 1° settembre per i dipendenti del comparto scuola, i quali potranno presentare la domanda di prepensionamento entro il 28 febbraio 2019.

Quota 100: calcolo assegno pensionistico

L’assegno pensionistico sarà calcolato nel modo seguente:

  • con un’anzianità contributiva di almeno di diciotto anni al 31 dicembre 2011 con il sistema retributivo;
  • con un’anzianità contributiva almeno di diciotto anni sino al 1995 con il sistema contributivo;
  • per l’anzianità contributiva dal 1996 in poi, vige il sistema contributivo.

Pensione Ape Sociale per il caregiver

Nel decretone prorogata anche l’Ape Sociale per un anno, si legge all’articolo 18:

  • 1. All’articolo 1, comma 179, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, le parole “31 dicembre 2018” sono sostituite dalle seguenti parole: “31 dicembre 2019”.

Quindi, vengono prorogati per un altro anno i seguenti requisiti: età pensionabile di 63 anni e in base alle categorie di tutela 30 anni di contributi (disoccupati, caregiver, invalidi), 36 anni di contributi (lavoro gravoso/usurante).

Ricordiamo che nell’istanza di presentazione della domanda, il caregiver deve  compilare il modello di autodichiarazione in cui si afferma di assistere e di convivere da almeno 6 mesi con un soggetto affetto da handicap grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992 tra quelli indicati dalla legge. Viene inoltre richiesto di riportare i dati anagrafici dell’assistito, gli estremi del verbale rilasciato dalla Commissione medica che ha riconosciuto l’handicap grave e di allegarne il relativo documento. Ricordiamo che i 6 mesi di convivenza, sono un requisito vincolante, pena l’esclusione.

Come viene calcolato l’assegno pensionistico con l’Ape Sociale

L’Ape sociale è a carico dello Stato ed è erogata dall’Inps, possono fare domanda i lavoratori che hanno un’età anagrafica di 63 anni e non abbiano pensione dirette. L’indennità è un ponte che permette di raggiungere l’età pensionabile di vecchiaia o quella anticipata. L’indennità riconosciuta ha un valore lordo massimo di 1.500 euro lordi mensili ed è corrisposta per un massimo di 12 mensilità l’anno, non viene riconosciuta la tredicesima e la quattordicesima. Viene riconosciuto, invece, il bonus Renzi di 80 euro.

La convenienza

Tutto dipende molto dai contributi versati e dalle esigenze personali. Può recarsi presso un patronato e chiedere una simulazione dell’assegno pensionistico per entrambe le misure, così da valutare la convenienza in base alla sua situazione contributiva.

Ricordiamo che per la quota 100 bisogna attendere le circolari Inps con modalità tecniche e attuative.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”