Buongiorno,

sono una donna di 57 anni disabile al 100% con accompagnamento, convivo da più di 3 anni con un uomo di 60 anni che ha lavorato per 37 in una ditta come cuoco, poi la ditta ha chiuso e lo hanno messo in mobilità per 3 anni.

La stessa è finita a giugno del 2017.

Volevo, gentilmente, chiedere quante probabilità ha di andare in pensione con la quota 100 o con un’altra forme, visto che non lo assume più nessuno e deve portare me a fare le fisioterapie che mi servono per la mia disabilità.

Nel ringraziarLa per la Sua gradita risposta, sono a porgere i miei più cordiale saluti.

 

Se anche la quota 100 dovesse entrare in vigore a gennaio del 2019 con 60 anni di età non sarebbe possibile l’accesso poiché sarebbero necessari 64 anni di età unitamente a 36 anni di contributi.

Se anche la misura dovesse diventare strutturale, quindi, dovrebbe attendere di compiere i 64 anni. La cosa cui dovete fare attenzione, però, è che la quota 100 prevederà quasi sicuramente delle penalizzazioni sull’assegno pensionistico per scoraggiare l’accesso in massa alla misura.

Per quanto la riguarda, però, posso consigliarle di fare una domanda per le pensione di vecchiaia anticipata per i disabili con percentuale superiore all’80% se ha almeno 20 anni di contributi versati, alla quale potrebbe accedere poiché per le donne l’età di accesso è di 55 anni e 7 mesi. Non è sicuro che le darebbero questo tipo di pensione poiché dovrebbe in ogni caso essere sottoposta ad una nuova visita da parte di una Commissione Medica Inps per valutare l’invalidità pensionabile, ma sarebbe, in ogni caso, una possibilità che non mi lascerei sfuggire al suo posto se avesse i contributi necessari (le ripeto, servono almeno 20 anni di contributi versati).

Vi auguro un in bocca al lupo ad entrambi.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]

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