Salve buona serata, volevo chiederle un consiglio, ho 54 anni e a fine 2019 avrò 39 anni di contributi, sono disoccupato, lavoro dal lontano 79, avevo 14 anni, posso versarvi i contributi volontari per arrivare alla pensione e poi quelli persi tra un licenziamento e assunzione negli anni addietro?
In attesa di una vostra risposta vi porgo distinti saluti.
Se la sua disoccupazione è stata involontaria ed ha fruito, in seguito all’ultimo licenziamento della Naspi spettante nella sua interezza, ha diritto, in quanto lavoratore precoce, ad accedere alla quota 41 al raggiungimento dei 41 anni di contributi.
Non può versare contributi volontari per i periodi scoperti tra un licenziamento e l’altro, in ogni caso se ha fruito della Naspi l’indennità di disoccupazione è coperta da contribuzione figurativa.
Per raggiungere i 41 anni necessari all’accesso alla quota 41, in ogni caso, può chiedere l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari all’Inps che, però, richiederanno per il versamento, essendo 2 anni di contributi da versare, 24 mesi di tempo poiché non possono essere versati in un’unica soluzione. (Per approfondire è possibile leggere il seguente articolo Contributi volontari per accedere alla pensione: come e quanti se ne possono versare? ).

In conclusione

Le consiglio, in ogni caso, prima di avviare la domanda di autorizzazione al versamento dei contributi volontari di farsi assistere da un CAF o da un patronato per essere certo di rientrare, in qualità di disoccupato, tra i beneficiari della quota 41 poiché, ad esempio i disoccupati lavoratori autonomi non vi rientrano, così come non vi rientrano i disoccupati dimissionari. Per questo motivo, prima di versare contributi volontari che, poi, potrebbero non esserle utili alla quota 41, le consiglio di far valutare la sua condizione. In alternativa, se non dovesse rientrare nella pensione per i precoci i volontari da versare sarebbero di 1 anno e 10 mesi in più, fino ad arrivare ai contributi richiesti per l’accesso alla pensione anticipata con requisiti Fornero che, per gli uomini, fino al 2026 richiede 42 anni e 10 mesi di contribuzione maturata.

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