Molti temono che il pagamento delle pensioni di aprile possa slittare per via dell’emergenza coronavirus e ci scrivono per avere rassicurazioni. In realtà lo scenario sembra essere diverso e muoversi in direzione opposta. Nessun taglio sulle pensioni per far fronte alla spesa degli interventi per il coronavirus, ci preme rassicurare i lettori pensionati in primis.

Tuttavia c’è l’esigenza, sempre più pressante, di evitare assembramenti. Ecco perché sono al vaglio alcune idee per procedere con pagamenti delle pensioni a scaglioni.

Il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo ha confermato che il governo sta lavorando in collaborazione con Poste e Inps. Nessun ritardo, anzi: alcuni versamenti saranno probabilmente anticipati al 26 marzo e poi si procederà a scaglioni fino al primo aprile, data del pagamento delle pensioni da calendario

Con quale criterio? Una delle proposte è quella di anticipare la pensione a chi preleva con il bancomat. Questo servirebbe anche, come intuitivo, ad evitare code e assembramenti. Il viceministro dello Sviluppo economico Stefano Buffagni, esponente del M5S, prevede che possa essere una buona idea per alcuni pensionati e, in collegamento con ‘Fuori dal coro’ su Rete4 spiega: “al momento dobbiamo riuscire a far arrivare questi 25 miliardi nelle tasche delle persone, dopodiché son sicuro che col decreto aprile si faranno valutazioni ulteriori. Si è trovata la soluzione migliore per coprire tutte le esigenze”. Il viceministro ha anche aggiunto che: “Secondo me dobbiamo fare molto di più per le partite Iva, che soffrono, non dimentichiamoci però che bisognerà riuscire a farlo parametrato rispetto a quanto fatturano”.