Salve sono Anna, ho 51 anni di eta e 31 lavorativi volevo sapere se posso andare in pensione a 57 anni e 36 lavorativi e quanto sara di assegno. Grazie

 

Con 57 anni e 36 anni di contributi penso lei intenda la pensione con il regime sperimentale opzione donna per la quale si aspetta una proroga nella Legge di Bilancio 2019.

Partiamo dal presupposto che anche se il governo ha annunciato che la proroga ci sarebbe stata l’UE ha bocciato la legge di Bilancio e non si è certi delle misure che saranno effettivamente attuate e quali, invece, dovranno essere rimandate o accantonate.

Proroga opzione donna: cosa prevede?

Se anche la proroga del regime sperimentale opzione donna dovesse entrare in vigore nel 2019, quello che era stato previsto dal governo era una proroga della misura fino al 31 dicembre 2019 permettendo alle donne in possesso dei requisiti richiesti entro tale data di accedere alla pensione. I requisiti in questione sono quelli in vigore nel 2015 maggiorati dell’aumento per adeguamento aspettativa di vita Istat, ovvero 58 anni di età unitamente a 35 anni di contributi. Le donne che aderiscono all’opzione donna accettano, in cambio del prepensionamento, l’intero ricacolo contributivo del proprio assegno pensionistico con decurtazioni che possono toccare anche il 30%.

Nel suo caso, quindi, avendo soltanto 51 anni, per poter accedere al regime sperimentale dovrebbe attendere 7 anni per maturare il requisito anagrafico richiesto ma con tutta probabilità l’opzione donna non sarà prorogata per altri 7 anni bensì soltanto per  uno.

Le possibilità, quindi, che riesca ad accedere al pensionamento con tale misura le vedo assai remote.

Quali alternative?

Da una parte al momento esiste la possibilità della pensione anticipata che per le donne dal prossimo anno richiederà 42 anni e 3 mesi di contributi, requisito che lei raggiungerà tra 11 anni  e 3 mesi, all’età di 62 anni (età che se la misura fosse ancora in vigore le permetterebbe di accedere anche alla quota 100).

Ma a mio avviso fare previsioni così a lungo termine non ha senso, soprattutto in virtù del fatto che in 11 anni potrebbero esserci davvero delle riforme che potrebbero stravolgere il sistema previdenziale italiano, potrebbero esserci nuovi governi che avanzeranno altre proposte e altre leggi. Il mio consiglio, quindi, è quello di continuare a lavorare in attesa di avvicinarsi un pò di più ad uno qualsiasi dei modi di pensionarsi prima di fare progetti.