Pensione Opzione donna estesa anche alle lavoratrici nate fino al 1958. E’ stato approvato alla Camera l’emendamento della Legge di Bilancio che consente le lavoratrice di andare in pensione anticipata. L’opzione viene estesa alle lavoratrici nate nell’ultimo trimestre, ed esattamente, nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 1958. Mentre per le lavoratrice autonome vale l’ultimo trimestre del 1957.

Pensione Opzione donna: requisiti

La norma è valida per le lavoratrici dipendenti al raggiungimento di 57 anni e 7 mesi di età e per le autonome al raggiungimento di 58 anni e 7 mesi di età entro il 31 luglio 2016.

La condizione per usufruire dell’opzione donna è aver maturato 35 anni di anzianità contributiva.
Nella relazione dell’emendamento si legge che la decorrenza della pensione potrà avvenire in qualunque momento successivo alla prima decorrenza utile. Questo significa che potrà avvenire:

  • almeno 12 mesi dopo la maturazione del requisito anagrafico (età) e contributivo;
  • almeno 18 mesi dopo la maturazione del requisito anagrafico (età) e contributivo, per le lavoratrici autonome.

Il Ministro del lavoro, Cesare Damiano, si ritiene soddisfatto. Le risorse impegnate sono circa 18,3 milioni per nel 2017; 4,2 milioni per nel 2018 e 87,5 milioni per nel 2019. La proposta della Lega Nord di prorogare il regime sperimentale fino al 2018, non ha avuto l’OK della Camera.