Per la pensione INPS ai cittadini non residenti in Italia, ecco chi rischia la sospensione dei pagamenti. Perché l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ha programmato per i prossimi mesi una campagna di verifica. Finalizzata, nello specifico, ad ottenere riscontri certi sull’esistenza in vita del cittadino italiano che, pensionato, risiede all’estero.

Nel dettaglio, la campagna di verifica per la pensione INPS ai non residenti in Italia scatterà in data 7 febbraio del 2022. Giorno a partire dal quale sarà disponibile la modulistica.

Finalizzata proprio a fornire riscontri sull’esistenza in vita del pensionato all’estero.

Pensione INPS ai non residenti in Italia. Ecco chi rischia seriamente la sospensione dei pagamenti

Nello specifico, la campagna di verifica riguarderà tanti pensionati all’estero. Precisamente, quelli che sono residenti nel Continente americano, in Asia, in Medio ed Estremo Oriente. Nonché negli Stati dell’est Europa e dei Paesi limitrofi. E nei Paesi scandinavi.

Gli appositi moduli, per la campagna di verifica per la pensione INPS ai non residenti in Italia, saranno inviati da Citibank NA. Che è l’istituto di credito autorizzato a pagare le pensioni ai cittadini italiani residenti all’estero.

Ecco perché e chi rischia la sospensione dei pagamenti delle pensioni all’estero

Se, per la pensione INPS ai cittadini non residenti in Italia, la modulistica non sarà acquisita, allora la pensione di luglio 2022 sarà erogata in contanti. Presso le Agenzie di Western Union. Con la riscossione che dovrà avvenire di persona. E poi, in caso di mancata acquisizione della documentazione entro il prossimo 19 luglio, il pagamento della pensione sarà sospeso.

Nella fattispecie, la sospensione scatterà a partire dalla successiva rata del mese di agosto del 2022. La campagna di verifica per la pensione INPS ai non residenti in Italia è stata spiegata dall’Istituto di previdenza con le difficoltà ad acquisire informazioni.

Ed anche dati aggiornati sui pensionati all’estero. Con il conseguente e concreto rischio di erogare pagamenti che in realtà non sono dovuti.