Pensione di inabilità lavorativa o Quota 100, cosa scegliere per poter anticipare la pensione, analizziamo il quesito di un nostro lettore:

Salve, sono una dipendente regionale nata nel 1957, ho iniziato a lavorare nel gennaio 1983 presso l’ente pubblico, a novembre dello scorso anno, a seguito di un importante intervento al cuore, mi è stata riconosciuta dalla commissione medica dell’Inps una invalidità del 75%, successivamente a febbraio di quest’anno mi hanno diagnosticato un quasi certo nuovo intervento al cuore, volevo chiederle consigli in merito tipo se devo fare richiesta di nuova visita presso la commissione inps o asl, e di quale opportunità posso eventualmente avvalermi, naturalmente la più vantaggiosa, per fare domanda per andare in pensione anticipata, anche perché non ho ricevuto nessuna risposta utile dal patronato  al quale mi sono rivolta presente nella mia città. Grazie per la risposta che vorrà darmi.

Pensione inabilità lavorativa

I dipendenti pubblici che si trovano in uno stato di invalidità che non permette più di svolgere l’attività lavorativa, possono fare richiesta dell’inabilità lavorativa.

La pensione di inabilità viene riconosciuta quando il lavoratore dietro visita medica della Commissione medica, rileva un’inabilità al lavoro del 100%. Per poter chiedere l’inabilità lavorativa i lavoratori devono avere un’anzianità contributiva di almeno cinque anni, anche se non sono continuativi, ma almeno tre anni devono risultare versati negli ultimi cinque anni al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Nel caso del nostro lettore, che ha un’invalidità del 75% e prossimo ad un altro intervento, potrebbe optare per questa forma pensionistica se la commissione medica rileva la sua inabilità lavorativa. Per poter accedere a questa prestazione deve fare richiesta all’Inps. La domanda può essere fatta direttamente sul portale dell’Ente o tramite il patronato.

Pensione Quota 100

Altra possibilità che non è inerente alla sua invalidità, ma che permette di anticipare il pensionamento, potrebbe accedere alla Quota 100 che prevede i seguenti requisiti:  62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi.

La misura è sperimentale ed è valida per tre anni dal 2019 al 2021. Lei attualmente ha 36 anni di contributi dovrebbe arrivare a 38 anni per poter fare domanda, quindi fra due anni.

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